Assicurazione per donne: come risparmiare

Cambia polizza Auto o Moto in modo semplice e da casa. Un solo questionario, subito tanti preventivi.

Oggi, non né impossibile né difficile notare donne che guidano, anche mezzi pesanti e autobus. Eccezioni alle regole? Non sembrerebbe, almeno stando alle ricerche di settore degli ultimi anni. È vero che gli automobilisti italiani sono, per la maggior parte, uomini: rappresentano il 57% della categoria. Nell’utilizzo dell’auto, però, i valori sono molto simili: secondo l’infografica “Uomini e Donne al volante”, stilata dal sito automobile.it, le donne percorrono 3 km in meno dei maschi, giornalmente. Non cambiano neppure i dati di percorrenza sulle strade riconosciute come pericolose: i tratti a più alto tasso di incidenti, le strade urbane e le autostrade, vedono incidenti sia maschili che femminili.

Assicurazione donne: i modelli auto preferiti

Se i dati sulla “pericolosità” alla guida di uomini e donne sono praticamente uguali, nella scelta dell’automobile le differenze sono piuttosto evidenti. Una recente ricerca di Arval Italia, intitolata “Donne e auto aziendali: un’opportunità per i Fleet Manager per rendere più efficiente la gestione della flotta”, condotta su un campione di 200 gestori di flotte aziendali, con un parco macchine totale di oltre 26.000 veicoli circolanti, ha evidenziato che le donne usano tre parametri per decidere quale automobile acquistare: interni spaziosi, comfort e semplicità di utilizzo. Questi sono gli elementi che caratterizzano la scelta al femminile di un’auto aziendale e non c’è motivo di pensare che per l’auto privata non sia così.
Dalla ricerca è anche emerso che i modelli di automobili preferiti dalle donne sono le auto compatte, i SUV e le station wagon, prediligendo sicurezza e comfort. Il fatto che diano grande importanza alla sicurezza emerge dagli accessori che ricercano con una certa costanza nelle macchine: principalmente, i sensori di parcheggio, seguiti a ruota dalla telecamera posteriore e, infine, dalla frenata automatica.

Assicurazione donne: le polizze dedicate

Il virtuosismo delle donne al volante, in realtà, non è una cosa di oggi. Le compagnie assicurative, nei loro studi e statistiche sul settore lo avevano capito da tempo. Questo aveva portato, nel passato, a creare polizze dedicate alle donne, con un premio assicurativo che era inferiore rispetto all’omologo dedicato ad un cliente maschio. Una scelta operata proprio in virtù del fatto che, statisticamente, le donne “costavano” meno alle compagnie, in termini di liquidazione danni, sia per quanto riguardava il rimborso dei mezzi coinvolti, che delle persone coinvolte. Giusta o sbagliata che fosse, era una politica commerciale che scaturiva da un’analisi di mercato.

Assicurazione donne: nuove tariffe unisex

A Bruxelles, il 22 dicembre 2011, la Commissione Europea emise un comunicato stampa in cui ribadiva la volontà di fornire “indicazioni al settore assicurativo europeo per garantire la non discriminazione tra donne e uomini nei premi assicurativi”. Il comunicato continuava, osservando che la Commissione europea aveva adottato linee guida per aiutare il settore delle assicurazioni nell’applicazione di tariffe unisex. Secondo la Corte di giustizia dell’Unione Europea, infatti, le differenze nel calcolo dei premi tra uomini e donne rappresentavano una discriminazione sessista. La Corte di giustizia fissò al 21 dicembre 2012 la deadline entro la quale le compagnie assicurative avrebbero dovuto applicare il principio di uguaglianza di trattamento tra uomini e donne rivolto ai premi e ai servizi offerti dalle imprese di assicurazione.
Seguivano diverse considerazioni sul fatto che la differenza di genere non può essere pregiudizievole e sull’inammissibilità di polizze più care o meno per il solo fatto di appartenere ad un sesso piuttosto che ad un altro. Finiva un’epoca e da allora le compagnie assicurative si sono adeguate.

Assicurazione donne: calcolo della polizza

La sentenza di cui sopra sentenziò, fra l’altro, che i premi corrisposti dagli automobilisti prudenti (donne e uomini) avrebbero continuato ad avere un costo sempre minore, in relazione al comportamento del singolo alla guida. Veniva chiarito il concetto per cui la sentenza non avrebbe inciso sulla possibilità di adottare altri fattori legittimi per determinare il rischio e che le tariffe avrebbero continuato ad essere adeguate al livello di rischio.
Oggi le polizze per le donne non sono più a loro favore nel prezzo, ma le premiano comunque, in base al virtuosismo dimostrato alla guida. Una polizza bonus-malus, per esempio, vede il premio scendere se l’intestatario della polizza non ha causato incidenti negli anni.

Assicurazione donne: risparmiare sulla polizza

Per risparmiare quindi, anche alle donne non resta che confrontare i preventivi delle polizze offerti dalle varie compagnie assicurative, e scegliere quella più adatta alle proprie necessità, stando attente alle possibili garanzie accessorie.
Ad esempio, alcune garanzie che spesso vengono offerte gratuitamente, o con sconti consistenti, ai nuovi assicurati, sono la furto incendio e la polizza cristalli.
Un ulteriore metodo per risparmiare, è la clausola conducente unico: se a guidare la macchina è sempre lo stesso conducente che si è dimostrato particolarmente diligente l’ammontare del premio sarà minore.
Anche la scatola nera con cui equipaggiare il proprio veicolo può far diminuire sensibilmente il costo del premio.