Truffe assicurative, via libera al database antifrode IVASS

Il Garante Privacy approva l’archivio informatico integrato presso l’IVASS. Un passo importante per combattere le frodi assicurative che alzano i costi dell’RC.

Il Garante per la Privacy ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto per l’istituzione e il funzionamento dell’archivio informatico integrato contro le truffe assicurative.

In base alla bozza di regolamento, predisposto dal Ministro dello sviluppo economico e dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il nuovo archivio sarà istituito presso l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (IVASS) con lo scopo di fornire dati alle imprese di assicurazione (per la valutazione del livello di anomalia di ogni sinistro e per la loro liquidazione) e agli altri soggetti previsti dal regolamento come autorità giudiziaria e forze di polizia (per finalità antifrode)“. Per il testo completo, si legga la NEWSLETTER N. 391 del 27 agosto 2014.

Si tratta di un passo importante, anche considerando il fatto che i prezzi RC Auto sono più alti degli altri paesi europei. E uno dei motivi per cui il costi lievitano è anche la piaga delle frodi ai danni delle Compagnie.

Il via libera del Garante della Privacy per l’attivazione dell’archivio informatico integrato segna un’importante conquista nella lotta contro le truffe assicurative, infatti l’IVASS raccoglierà in un unico database le informazioni di varie banche dati: quella dei sinistri, l’anagrafe testimoni e l’anagrafe danneggiati (che sono già presenti presso l’IVASS), la banca dati dei contrassegni assicurativi, l’archivio nazionale dei veicoli, l’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida e del PRA (Pubblico Registro Automobilistico), la banca dati contenente le informazioni relative al ruolo dei periti assicurativi.

E non finisce qui: in questo grande e articolato archivio informatico integrato, saranno mandate anche le informazioni sull’installazione e l’attivazione delle scatole nere raccolte a fini antifrode.

In base ai dati raccolti, l’IVASS potrà calcolare per ogni sinistro un indicatore di anomalia sul rischio di frodi, in modo da comunicarlo alle Compagnie di assicurazione coinvolte. Considerati i potenziali rischi per la privacy innescati da un progetto del genere, è stato deliberato che saranno impiegati soltanto “dati pertinenti e non eccedenti, oltre che espressamente individuati, rispetto alle specifiche finalità perseguite dall’ Ivass con questa iniziativa“. Inoltre verranno stabiliti tempi e modalità ben precisi di conservazione dei dati, e sono previste misure speciali per garantire la sicurezza dei dati, anche in fase di trasmissione e conservazione.

Il passaggio dai tanti archivi differenziati a un unico database, faciliterà il confronto simultaneo delle informazioni e aumenterà la possibilità di contrastare le frodi assicurative.