Pirati della strada, alla Lombardia il triste primato

Pirati della strada, alla Lombardia il triste primato. In Italia oltre 730 episodi nel 2013, tanti italiani e aumentano le donne

Sulle strade italiane, a partire dal 1 gennaio 2013, ci sono stati ben 737 incidenti in cui il conducente ha provocato un incidente e non si è fermato per prestare soccorso. Un numero enorme. Il problema della pirateria stradale, dunque, preoccupa ogni giorno di più. Tanti, troppi gli episodi che ogni giorno fanno parte della cronaca nera di tg e giornali.  Secondo i dati forniti dall’Asaps, che ha analizzato la pirateria stradale in Italia nell’anno in corso, si sono registrati 907 feriti e 82 morti lasciati sull’asfalto. I conducenti non si sono fermati commettendo il reato di omissione di soccorso. E, contrariamente a quanto si pensi nei luoghi comuni tre pirati della strada su quattro sono italiani.

La ricerca dà anche un volto nuovo al fenomeno della pirateria stradale: è stato analizzato che ben il 10% dei pirati, fugge per problemi legati alla mancanza dell’assicurazione auto. Il conducente guida quindi uno dei 4 milioni di veicoli circolanti in Italia senza la copertura assicurativa. Di conseguenza preferisce fuggire e non prestare soccorso che essere poi incriminato per il mancato tagliando. Oltre il 20% degli automobilisti che invece fugge dal luogo dell’incidente, lo fa perché è consapevole di aver guidato sotto effetto di alcol o droghe. Il dato di chi guida in stato di ebbrezza in realtà potrebbe essere molto più alto, ma purtroppo non è possibile stabilirlo con certezza visto che moltissimi pirati della strada vengono identificati dopo alcuni o molti giorni dall’incidente, per cui è difficile stabilire lo stato psicofisico al momento dell’impatto.

Di fatto, secondo l’Asaps, tre pirati della strada su 4 sono italiani, e solo uno è straniero. E a sorpresa aumentano le donne che investono persone e fuggono dal luogo dell’incidente non prestando soccorso. Ma in quale regione italiana si registrano più episodi? La maglia nera va alla Lombardia che in soli nove mesi conta 117 episodi di fuga e 10 morti. Seconda nella triste classifica è l’Emilia Romagna che registra 82 casi e sei morti. Cresce, inoltre, l’identificazione dei pirati delle strade grazie alle telecamere. Ben il 60% viene rintracciato e arrestato grazie all’uso dei dispositivi che riprendono l’incidente e il passaggio delle auto. Eppure c’è ancora in circolazione un 40% di impuniti. Di fatto qualcosa si deve muovere in ambito istituzionale per dare una punizioni esemplari in tema di pirateria stradale: l’Asaps, ad esempio, chiede che per chi uccide sulla strada e si dà alla fuga scatti almeno l'”ergastolo della patente”, ossia il ritiro della licenza di guida a vita.