Patente auto

Patente auto. Da Gennaio cambiano i quiz e aumentano le difficoltà per i giovani che dovranno prendere la patente auto.

Da gennaio chi vorrà prendere la patente per l’auto dovrà studiare di più: cambiano i quiz, infatti, e aumentano le difficoltà. La principale differenza rispetto al vecchio esame per la patente auto consiste nel metodo delle domande: prima il candidato doveva indicare fra 3 affermazioni quella corretta, ora invece ci sono 3 affermazioni raggruppate, ma a ognuna occorre rispondere vero o falso. Per agevolare i candidati, invece, sono state eliminate le doppie negazioni nei quesiti, che nel vecchio esame creavano non poca confusione.

Il candidato, inoltre, dovrà rispondere a computer a 40 domande invece di 30, a cui dare come risposta vero o falso, con la possibilità di commettere, come prima, al massimo 4 errori; il numero degli errori possibili è rimasto lo stesso, ma a fronte di un aumento delle domande.

Nuovi anche gli argomenti: oltre ai classici quesiti, ci saranno anche domande sui dispositivi di sicurezza delle auto, sull’inquinamento e sull’assicurazione auto

Per i giovani dunque poter guidare l’auto comporterà uno studio più approfondito, ma sicuramente utile se servirà a renderli dei guidatori più diligenti. Essere automobilisti disciplinati, infatti, non solo è indispensabile per la propria e l’altrui sicurezza in auto, ma è anche un requisito per risparmiare sulla polizza RC Auto.

Oltre al “Patto per i Giovani”, infatti, creato proprio per premiare i giovani automobilisti più disciplinati, i neo patentati potranno risparmiare sull’assicurazione auto anche grazie al Decreto Bersani, che consente loro di sottoscrivere una nuova assicurazione acquisendo la classe di merito di uno dei genitori o di un familiare convivente. Questo permette di avere una classe CU molto più bassa della 14esima, la vecchia classe di avvio prevista in caso di prima assicurazione e conseguentemente pagare un premio assicurativo più basso; condizione necessaria per usufruire di questo vantaggio è provare, attraverso lo stato di famiglia, la convivenza con il nucleo familiare.