Addio benzina: l’auto del futuro andrà a… pipì

Addio benzina: l’auto del futuro andrà a… pipì. L’idea arriva da un imprenditore sardo, l’urina servirà anche per produrre energia a uso domestico.

Urina al posto del carburante. No, non è l’ultima trovata di qualche sedicente inventore con la mania del green ma una nuova opportunità che potrebbe davvero rivoluzionare il mondo dell’auto. E non solo. Già, perché la pipì può essere utilizzata anche per creare energia elettrica e dunque far andare elettrodomestici, televisione e computer.

L’innovazione è targata Italia, Sardegna per essere più precisi, ed è stata presentata ad Alghero durante il convegno-mostra di Legambiente dedicato appunto alle innovazioni dal cuore verde. L’idea di utilizzare urina come combustibile non è nuovissima, ma l’imprenditore sardo di Gonnosfanadiga, Franco Lisci, l’ha messa a punto e resa fruibile (visto che l’utilizzo puro e semplice è vietato dallo Stato italiano). 

Il punto di partenza è che l’urina viene utilizzata come sostanza per attivare il processo di elettrolisi necessario alla produzione di energia. Grazie alla sua invenzione, dalla pipì, utilizzata come additivo, si può ottenere facilmente energia a chilometro zero risparmiando così sull’utilizzo di carburanti e, soprattutto, abbattendo sensibilmente la quantità di Co2 immessa nell’aria. Lisci ha messo a punto due tipi diversi di motori (entrambi a norma di legge) con questo tipo di alimentazione. Uno per le auto e altri mezzi di trasporto (barche, camion, moto..), l’altro invece a uso domestico (per fa andare cioè gli elettrodomestici, la luce e tutto ciò che utilizza elettricità). L’imprenditore ha anche risolto il problema legato alla condensa realizzando uno speciale filtro in pura lana di pecora sarda prodotto dalla Edilana.

L’energia che viene così prodotta è naturalmente pulita, perché non produce alcun tipo di gas, e non utilizza neppure il suolo, visto che l’impianto realizzato è di modeste dimensioni. Non solo: può essere ottenuta anche utilizzando l’urina degli animali, non solo quella umana. L’imprenditore, la cui azienda è parte del polo produttivo “La Casa Verde CO2.0”, ha calcolato che con questo sistema il risparmio per un’auto a benzina sarebbe del 35%, per una vettura a metano del 60%, e per una a gas addirittura dell’80%. Una barca, invece, potrebbe utilizzare il 65% in meno di gasolio. Un’enormità, insomma, che ha anche il pregio di non produrre alcun tipo di scarto da smaltire. Stando a quanto spiegato dalla coordinatrice di Casa Verde C02.0, Daniela Ducato, alla fine del processo l’urina si trasforma in acqua di pozzo e contiene anche importanti sostanze utili per nutrire il terreno.