ACI: proposte per risparmiare 700 euro

Nuove sanzioni, Rc Auto sempre più salata e carburante alle stelle. Per gli automobilisti, gli ultimi mesi sono stati un salasso. L’ACI ha stilato una lista di proposte che, in un sol colpo, permetterebbero di tagliare le spese di 700 euro. Gli automobilisti italiani spendono in tutto 26,8 miliardi l’anno, in media 3500 euro ciascuno. Con i consigli dell’Automobile Club italiano se ne potrebbero sborsare 2800.

E non solo. Si potrebbero risparmiare 850 euro di superbollo per i 200 mila intestatari di veicoli con più di 185 kw di potenza. Supera così i mille euro il beneficio per 25 milioni di famiglie. Le misure proposte dall’ACI sono tutte di facile adozione per il prossimo parlamento e il futuro governo, con un impatto nullo sul bilancio dello Stato.
Ecco le 10 proposte avanzate dall’Aci:

1 – VIA IL CODICE DELLA STRADA: SERVE IL CODICE DEI CONDUCENTI
Il Codice della Strada – che dalla sua prima stesura ha subito oltre 20 aggiornamenti – conta 245 articoli e numerosi richiami, con un regolamento di attuazione di 408 articoli e 19 appendici: una giungla normativa che gli italiani ignorano giudicandola “troppo tecnica” e “confusa”.
ACI chiede un nuovo Codice dei Conducenti che in 50 articoli orienti con chiarezza i comportamenti degli utenti della strada, rimandando a uno specifico regolamento tecnico l’insieme di disposizioni sulle caratteristiche dei veicoli e delle infrastrutture stradali.

2 – PATENTE “A LIVELLI” PER LE AUTO PIU’ POTENTI
Ogni anno sulle strade muoiono 300 giovani che pretendono di fare al volante cose che non sanno fare. L’incidentalità costa allo Stato 30 miliardi di euro. Come già avviene per le moto, va introdotta una gradualità per la guida di automobili più potenti. Ai neopatentati è richiesto un solo anno di pratica con veicoli di potenza limitata prima di condurre qualunque auto. ACI chiede un percorso propedeutico che assicuri la più idonea formazione nel tempo di un bagaglio di esperienza e responsabilità, con l’obbligo di un corso di guida sicura e di un esame pratico per guidare un’auto più potente.

3 – CORSI DI RIEDUCAZIONE STRADALE PER IL RECUPERO DEI PUNTI PATENTE
Il recupero dei punti patente è oggi una formalità burocratica priva di valore formativo, che gli italiani pagano in termini di soldi (almeno 180 euro) e di tempo. ACI chiede la riforma del sistema di recupero dei punti patente, con l’obbligo di frequentare un corso di guida sicura per i conducenti responsabili di infrazioni gravi o di sinistri mortali, prevedendo un esame teorico e pratico alla fine del corso.

4 – ABOLIRE IL SUPERBOLLO E RIFORMARE LA TASSA DI POSSESSO
Il superbollo per le auto potenti ha ucciso il mercato delle auto sportive. La fuga verso l’estero di veicoli di gran pregio ha compromesso il patrimonio automobilistico nazionale e ha penalizzato l’Erario, che ha incassato il 20% meno delle attese. ACI chiede l’abolizione del superbollo e la riforma della tassa di possesso. L’attuale sistema di calcolo del bollo auto è obsoleto: non premia chi inquina meno con un mezzo moderno e sicuro. Il bollo va ricalcolato in base alle emissioni di CO2, anche per favorire lo svecchiamento del parco auto circolante.

5 – RIMODULARE LE ACCISE SUI CARBURANTI
Il carburante è la prima voce di spesa per gli automobilisti (1.640 euro ogni anno), più che raddoppiata in 20 anni. Solo negli ultimi due anni il costo del pieno è aumentato del 25%. Su benzina e diesel grava una lunga serie di accise (la prima risale al 1935), che insieme all’IVA frutta all’Erario oltre 32,5 miliardi di euro. Lo Stato predilige questa forma di tassazione perché diretta, ineludibile e senza costi di funzionamento per la Pubblica Amministrazione. ACI chiede la rimodulazione delle accise sui carburanti e un efficace sistema di sterilizzazione dell’IVA per compensare i rialzi del petrolio