Divieto di sosta, come funziona e quando parcheggiare

Il divieto di sosta è un segnale che vieta la sosta ma non la fermata di un veicolo. Ma quando è possibile parcheggiare per evitare multe salate?

Divieto di sosta: quando vale

Il divieto di sosta è un segnale di prescrizione che vieta la sosta solo sul lato della strada dove è collocato, valido nel centro abitato dalle ore 8 alle ore 20, mentre fuori dal centro abitato 24 ore su 24. Se non ripetuto, perde la sua validità dopo il primo incrocio. In alcuni casi possono essere presenti anche cartelli integrativi che indicano l’inizio del divieto di sosta, che parte dal tratto successivo al segnale, il proseguimento, che indica il divieto nel tratto precedente e successivo al segnale, e il termine, che indica la fine del divieto di sosta, sempre valido nel tratto precedente.

Divieto di sosta: dove vale

È consentita solo la fermata ma non la sosta nei seguenti casi:

  • davanti ai passi carrabili,
  • in seconda fila,
  • davanti alle fermate riservate agli autobus, ai veicoli per persone invalide, ai filobus e ai veicoli che circolano su rotaia,
  • sulle banchine,
  • nelle ZTL, le zone a traffico limitato,
  • nelle aree pedonali,
  • davanti ai cassonetti per i rifiuti o la raccolta indifferenziata,
  • nelle aree riservate al mercato e dove avviene il carico-scarico delle merci nelle ore indicate dal cartello.

Divieto di sosta e fermata: quando è proibito parcheggiare con il proprio veicolo

L’ art. 158 del Codice della Strada spiega la distinzione tra sosta e fermata specificando che nel primo caso si fa riferimento all’interruzione di marcia del veicolo per un certo lasso di tempo, mentre nel secondo ad una sosta temporanea. In entrambi i casi, la sosta e la fermata sono vietate:

  • nelle vicinanze di passaggi a livello, binari ferroviari o tranviari,
  • nei sottovia e nelle gallerie,
  • nelle curve e sui dossi,
  • nelle vicinanze di semafori o segnali stradali verticali,
  • sui passaggi pedonali e sulle piste ciclabili, nonché agli sbocchi delle stesse,
  • sui marciapiedi,
  • fuori e dentro i centri abitati, in corrispondenza e in prossimità degli incroci.

Divieto di sosta: le multe

Le multe per divieto di sosta sono al quinto posto tra le sanzioni più frequenti in Italia e prevedono un costo che varia in base al mezzo usato e al tipo di infrazione. Questo genere di multa parte da un importo minimo di 41 euro fino ad un massimo di 164 euro, per chi viola il divieto di sosta e fermata a bordo di motoveicoli e ciclomotori a due ruote, e una multa che parte da 85 euro fino ad un massimo di 338 euro per chi guida tutti gli altri tipi di veicoli.

Divieto di sosta: come pagare una multa

In caso di multa per divieto di sosta è possibile effettuare il pagamento recandosi direttamente al comando della polizia, oppure in un tabacchino convenzionato come ricevitoria Lottomatica, o ancora tramite bonifico bancario. Solitamente è il verbale stesso a precisare dove pagare la multa ed entro quanti giorni. Se si paga il verbale entro i primi 5 giorni si può usufruire di uno sconto del 30% sull’importo totale, tranne nel caso in cui la violazione comporti una decurtazione dei punti dalla patente. Se la multa è stata rilasciata dal vigile sul tergicristallo del veicolo, i 5 giorni partono dal momento in cui il verbale arriva notificato a casa e non dal giorno dell’avviso di accertamento trovato sul parabrezza. Se il pagamento arriva dopo i primi 5 giorni, si perde lo sconto del 30%, se invece dovesse arrivare dopo i 60 giorni, non solo si perderebbe lo sconto ma verrebbero addebitate ulteriori sanzioni calcolate in base ai giorni di ritardo.

Divieto di sosta: multa senza preavviso

Secondo la Cassazione, nel caso in cui la multa dovesse arrivare direttamente a casa, senza il classico preavviso sul parabrezza, questa sarebbe comunque valida ma comporterebbe un aumento della sanzione di pochi euro per via delle spese di notifica.

Divieto di sosta: come contestare una multa

Non sempre però le sanzioni sono giustificabili, infatti, se il verbale contiene errori di forma, come giorni e orari sbagliati, o il segnale è poco visibile, o addirittura assente, è possibile fare ricorso in caso di multa per divieto di sosta. Le sanzioni possono essere contestate, per questa infrazione così come qualsiasi altra, e quindi impugnate davanti al Prefetto, entro 60 giorni pagando solo la raccomandata, oppure davanti al Giudice di Pace, entro 50 giorni pagando un importo di circa 55 euro. Per il ricorso sono necessari:

  • copia del documento di riconoscimento in corso di validità,
  • fotocopia dei documenti da far esaminare al Giudice,
  • copia del documento di ricorso originale,
  • quattro fotocopie,
  • la ricevuta dell’avvenuto pagamento del contributo unificato.

Spetta poi al Giudice decidere se ritenere il ricorso inammissibile, annullare la sanzione in modo totale o parziale, o rigettare il ricorso stesso.