Come fare ricorso a una multa: tutti i passaggi

Siete in emergenza e prendete una multa? Ecco come si annulla. In determinate situazioni di emergenza capita di non rispettare il codice della strada

Il ricorso multa: di cosa si tratta

L’assicurazione auto o moto non è l’unico costo di cui devono preoccuparsi gli automobilisti. Bisogna infatti fare attenzione alle sanzioni, per esempio causate da Autovelox. Non sono pochi gli utenti che, specie negli ultimi anni, si siano chiesti come procedere per poter richiedere un ricorso contro una multa ritenuta ingiusta. Tuttavia, molti guidatori non sanno ancora di cosa si tratti nel dettaglio e come si debba procedere per avere la certezza che il ricorso arrivi a destinazione, ovvero, presso l’ufficio di competenza. Cerchiamo, per prima cosa, di fare chiarezza. Un ricorso multa è un atto che viene inoltrato presso gli uffici competenti della polizia locale o dell’ente privato che abbia inviato una sanzione al guidatore, nel caso in cui sia stato preso un provvedimento pecuniario contro un guidatore accusato di aver infranto il codice della strada. Il ricorso può essere effettuato solo in caso di pagamento monetario e non può essere inoltrato per evitare il decurtamento dei punti della patente.

Il ricorso multa: quando la multa è viziata

Una multa può essere definita viziata o illegittima nel caso in cui siano stati commessi uno o più errori al momento della compilazione. Può accadere, infatti, che l’addetto all’accertamento dell’infrazione sbagli i dati identificativi del conducente o del veicolo o, ancora, che inserisca una descrizione errata dell’infrazione commessa. In tutti questi casi, il conducente del mezzo può chiedere un ricorso ma attenzione: non è detto che la domanda vada a buon fine in tutti i casi. Se, ad esempio, c’è un errore nel codice fiscale del conducente ma si può risalire ad esso tramite altri dati identificativi, la multa ha comunque valore. Se, invece, viene indicato un articolo sbagliato per l’infrazione fatta, si può chiedere una correzione o un patteggiamento. Se il ricorso viene accettato, la multa viene annullata d’ufficio e non sarà richiesto alcun pagamento al guidatore, che potrà ignorare qualsiasi notifica inviata dagli accertatori delegati.

Il ricorso multa: come procedere

In generale, potremmo dire che i ricorsi da poter inoltrare sono tre:

  • ricorsi per autotutela, ovvero per chiedere che l’ente che ha effettuato la multa la annulli
  • ricorsi al Giudice di Pace
  • ricorsi davanti al prefetto

In ogni caso, è il guidatore stesso a poter inoltrare una richiesta formale affinché la multa venga cancellata. Basterà semplicemente compilare la modulistica richiesta e consegnarla all’ufficio di competenza che esaminerà nel dettaglio il caso e darà notifica della cancellazione della multa o meno. Nel ricorso per autotutela, ad esaminare la multa sono gli addetti dell’ufficio stesso; negli altri due casi, le multe verranno esaminati dal prefetto o dal giudice di pace, nei tempi e nei modi loro concessi e che, normalmente, non superano i 30 giorni.

Il ricorso multa: i documenti necessari

Indipendentemente dal tipo di ricorso, il guidatore è tenuto a consegnare agli uffici delegati:

  • copia in originale e fotocopia della domanda per il ricorso
  • copia in originale e fotocopia della cartella esattoriale o del verbale ricevuto
  • fotocopia dei documenti da allegare a supporto del ricorso
  • copia del documento di riconoscimento del guidatore
  • marche da bollo per il contributo unificato e i diritti di notifica

Quando parliamo dei documenti da allegare a supporto dell’istanza presentata, ci riferiamo a tutto ciò che può aiutare l’ufficio o il giudice di pace a comprendere meglio la causa. Se, ad esempio, un guidatore ha ricevuto una multa per parcheggio su posto riservato ad invalidi ma il soggetto in questione era in possesso di tesserino per invalidi e stava effettivamente accompagnando una persona dotata di handicap, sarà necessario allegare una copia del tesserino di invalidità.

Il ricorso multa: chi può richiederlo

Il ricorso può essere inoltrato dai guidatori che ritengano di aver ricevuto una multa per motivazioni ingiuste, a patto che queste siano dimostrabili. Non ci sono limiti di età ma attenzione alle modalità previste per inoltrare il ricorso e verificare che questo vada a buon fine: in alcuni casi, ad esempio, potrebbe essere richiesta una lettera firmata da un avvocato che supporti la tesi del contestatore e permetta di discutere il ricorso con il giudice di pace. Si tratta di casi sempre più frequenti e che prevedono costi aggiuntivi, rispetto a quelli previsti, per i quali è sempre opportuno calcolare bene il risparmio effettivo in caso di approvazione del ricorso inoltrato.

Il ricorso multa: le tempistiche previste e i costi

Quando si ha intenzione di inoltrare un ricorso, bisogna tenere presente che ciò può essere fatto entro e non oltre i 30 giorni dal ricevimento della multa. I costi previsti ammontano alle imposte relative alle marche da bollo, ovvero il contributo unificato, pari a 43 euro, e la marca da bollo che, invece, ammonta a 27 euro. Un buon consiglio potrebbe essere quello di valutare bene la possibilità di vincere il ricorso e di presentarlo solo nel caso in cui la multa abbia un importo medio-alto: negli altri casi, si rischierebbe di pagare molto di più per le spese di gestione della causa che per il verbale stesso.