Circolare con la polizza RC auto o RC moto non è l’unico obbligo di cui tener conto quando si guida.
Esistono infatti una serie di obblighi aggiuntivi, come la cintura di sicurezza, o di accortezze, come quando si guida in gravidanza, di cui bisogna tenere conto per la propria sicurezza e per evitare sanzioni.
Tra queste accortezze, ci sono anche gli pneumatici invernali, che vanno montati su strade innevate o quando la temperatura scende sotto i 7°. Ecco cosa bisogna sapere.
Pneumatici invernali: cosa sono
Gli pneumatici invernali, detti anche gomme termiche o gomme da neve, sono caratterizzati da una mescola speciale a base di silice, che rotolando riescono a riscaldarsi anche con il freddo grazie a delle particolari lamelle che toccandosi tra loro aumentano la propria temperatura. In questo modo la neve rimane imprigionata nella gomma e il contatto tra neve e neve aumenta anche l’aderenza sulla strada. Oggi l’uso delle gomme invernali sta diventando un obbligo ed è consigliato soprattutto nelle zone in cui le temperature durante l’inverno restano quasi sempre sotto i 10°. Questo tipo di pneumatico però lavora bene non solo su fondi stradali ghiacciati e innevati, in quanto riduce notevolmente lo spazio di frenata aumentando di molto il margine di sicurezza, ma anche sul bagnato e sull’asciutto.
Pneumatici invernali: da cosa si riconoscono?
Le gomme termiche devono riportare sui fianchi la sigla M+S, ovvero dall’inglese “Mud and Snow” che tradotto significa “Fango e Neve”, oppure le diciture “M&S”, “M/S”, “MS”, “M-S”. Questa sigla però viene assegnata senza l’obbligo di verifica delle performance sulla neve, cosa che invece è necessario eseguire se si desidera sfoggiare il simbolo 3Pmsf “Three peak montain snow flake”, ovvero un fiocco di neve racchiuso in una montagna con tre cime.
Pneumatici invernali: differenze con le gomme estive
Le differenze tra gli pneumatici invernali e quelli estivi sono essenzialmente tre e riguardano:
- la mescola della gomma
- la struttura
- il profilo del battistrada
Le gomme invernali, infatti, contengono più gomma naturale che le mantiene più morbide anche con temperature molto basse. Grazie alla loro duttilità hanno una resa migliore al di sotto dei 7° incrementando sia controllo alla guida che aderenza, a differenza delle gomme estive che invece perdono le loro prestazioni irrigidendosi a contatto con strade ghiacciate o innevate.
Un’altra differenza è rappresentata dal battistrada che nelle gomme invernali è formata da migliaia di scanalature molto fini dette “sipes”, che servono ad assicurare una maggiore aderenza sul bagnato in modo da evitare il pericoloso “fenomeno dell’aquaplaning“, ma anche in caso di neve, fango e ghiaccio. Gli pneumatici estivi, invece, presentano una mescola più dura, che si ammorbidisce in caso di temperature calde, e un battistrada particolarmente tassellato con meno scanalature, offrendo migliori performance soprattutto in estate, sia su asciutto che su bagnato.
Pneumatici invernali: quando montarli?
Per montare gli pneumatici invernali, sostituendo quindi il treno gomme estive, non c’è bisogno di aspettare la neve ma è fondamentale che le temperature scendano al di sotto dei 7°. In Italia, come stabilito dall’articolo 6 del Codice della Strada, la data in cui scatta l’obbligo per il montaggio delle gomme invernali, o catene a bordo sia su auto che su furgoni, parte dal 15 novembre, fino al 15 aprile. Le temperature troppo basse compromettono le performance degli pneumatici estivi riducendole notevolmente ed è per questo che è raccomandato montare le gomme invernali, che anche in caso di manto stradale freddo e ghiacciato assicurano prestazioni ottimali.
Pneumatici invernali: multe fino a 335 euro
Nel caso in cui non si montino i pneumatici invernali durante il periodo obbligatorio sono previste per i conducenti multe salate che variano in base al tipo di strada percorsa.
Nel centro abitato è prevista una sanzione di 41 euro, mentre fuori dal centro abitato si parte da 84 euro. In autostrada le multe partono da un minimo di 80 euro fino ad un massimo di 335 euro. Si rischia anche la decurtazione di 3 punti sulla patente così come il fermo del veicolo fino a quando questo non sarà del tutto in regola.