Pedaggio in autostrada: come funziona

Pedaggi autostradali: di cosa si tratta

Chi utilizza spesso l’auto per i propri spostamenti su lunga e media tratta lo sa bene: i pedaggi autostradali possono gravare anche molto pesantemente sulle spese previste, anche più della sola assicurazione auto.
Inoltre rappresentano non soltanto una perdita di denaro, ma anche di tempo, dal momento che bisogna sopportare le lunghe code presso i caselli autostradali. Eppure, non tutti sanno che questa imposta si rivela necessaria per mantenere gli alti costi di gestione di questi tratti stradali: si tratta, infatti, di zone particolarmente trafficate che richiedono continue spese di manutenzione, impossibili da gestire per lo Stato o per un’azienda privata, senza la partecipazione degli utilizzatori. Una volta comprese le ragioni che costringono il guidatore a pagare, occorre capire come sia possibile calcolare in anticipo l’importo da pagare e come muoversi nel caso in cui si stia programmando un viaggio in un’altra città d’Europa. Nel caso di un paese fuori dal territorio italiano, rimandiamo alla guida sull’assicurazione auto all’estero.

Pedaggi autostradali: come calcolare l’importo dovuto

In generale, un guidatore che voglia calcolare l’importo da pagare per il pedaggio autostradale dovrà moltiplicare la tariffa unitaria prevista per il tipo di veicolo guidato per i chilometri percorsi, considerando non soltanto i km tra un casello e un altro, ma anche gli svincoli, le bretelle di adduzione e i tratti che precedono e seguono l’autostrada, in quanto costruiti dalla stessa società che ha realizzato l’autostrada stessa. All’importo risultante bisogna aggiungere l’IVA, pari al 22%, e arrotondare per eccesso o per difetto ai 10 centesimi di euro. La tariffa unitaria varia da veicolo a veicolo: per questo motivo, è consigliabile tenersi aggiornati cercando le ultime novità in materia sul sito delle autostrade italiane o utilizzare gli appositi sistemi di calcolo. Ciò si rivela essenziale per i viaggi più lunghi o per tutte quelle volte in cui si intende superare la frontiera e conoscere esattamente la spesa prevista per il tragitto da percorrere.

Pedaggi autostradali: la riduzione per i diversi motocicli

A partire dal primo di Agosto del 2017, i motocicli hanno ottenuto una riduzione della tariffa da pagare per il pedaggio autostradale pari ad un terzo di quanto previsto in precedenza. Si tratta di una legge proposta e approvata da Aiscat, la società che gestisce le compagnie autostradali italiane e che ha trovato immediato riscontro tra i guidatori più attenti. A poter godere di questa riduzione sono i veicoli con cilindrata superiore ai 125 cc: un vantaggio non da poco, specie se si considera che molti amanti delle due ruote utilizzano questo tipo di veicolo giornalmente per recarsi al lavoro o per i loro viaggi, non sempre brevi. Si tratta di una detrazione approvata in forma sperimentale ma per la quale i motociclisti sono determinati a battersi, in modo che diventi una legge effettiva.
Per rendere tutto più facile, è possibile confrontare le diverse proposte di Rc Moto delle compagnie assicurative italiane sul comparatore di polizze di Chiarezza.

Pedaggi autostradali: come funziona in Europa

Ogni Stato, all’interno dell’Unione Europea così come al di fuori, ha il diritto di decidere la tassazione da applicare ai pedaggi autostradali. Attualmente, soltanto la Germania e la zona del Benelux (Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi) permettono di transitare senza pagare alcun pedaggio: gli altri Paesi hanno deciso di applicare tassazioni differenti, in base a quanto deciso dall’ordinamento interno. Stati come la Francia e il Portogallo hanno previsto una tassazione dei pedaggi autostradali simile a quella italiana, mentre Stati come Austria, Slovenia e Slovacchia hanno imposto l’acquisto di vignette, ovvero, di una sorta di abbonamento da esporre sul cruscotto e necessario per transitare nelle autostrade. Le vignette hanno un costo variabile che dipende dal giorno di utilizzo (che variano da una settimana ad un anno) e possono essere acquistate in contanti o con carte di credito presso gli uffici presenti sul territorio.

Pedaggi autostradali: come evitare le code

Dover attendere il proprio turno per pagare il pedaggio autostradale è sempre la parte più noiosa di un viaggio. Per fortuna, esistono dei sistemi che permettono di saltare le code e di pagare in automatico quanto dovuto. Il primo e più famoso metodo di pagamento è quello offerto da Telepass. Si tratta di un dispositivo che viene riconosciuto da un sensore ottico e che invia l’addebito del pedaggio direttamente al conto corrente del guidatore o che, in alternativa, scala l’importo dal credito precedentemente caricato sul dispositivo.
In alternativa, è possibile utilizzare Viacard: in questo caso, si tratta di una carta di credito a banda magnetica collegata al conto corrente bancario o ricaricabile, utile per pagare al casello senza dover inserire il codice pin o passare la carta nel lettore apposito.

Pedaggi autostradali: dove informarsi

Per avere ulteriori informazioni sul funzionamento dei pedaggi autostradali o per conoscere ulteriori sistemi di pagamento rapido, sarà possibile collegarsi al sito Autostrade.it o chiedere ulteriori delucidazioni presso i caselli presenti lungo le autostrade stesse. In questo modo, ogni guidatore potrà sapere con esattezza quale importo pagare e con quali metodi di pagamento, così da rendere il proprio viaggio più piacevole.