Auto nuova? Attenzione al rodaggio

Consigli per fare correttamente il rodaggio di un’auto nuova evitando problemi alla meccanica e tante indicazioni utili per guidare in tutta tranquillità.

Per evitare problemi alla meccanica dell’auto è importante prestare attenzione al rodaggio dell’auto

Avete appena comprato un’auto nuova di zecca? Oltre a ricercare l’assicurazione più conveniente per garantire il nuovo acquisto è importante prestare attenzione a come la trattate, soprattutto nel primo periodo successivo all’acquisto. Questa fase è difatti quella del cosiddetto rodaggio: per evitare l’insorgere di problematiche relative alla meccanica dell’auto, per i primi chilometri di percorrenza si consiglia di guidare con tranquillità, senza “tirare” troppo le marce e senza esagerare con l’acceleratore.

Auto nuova, perché fare il rodaggio

Guidare bene e in sicurezza è sempre importante, anche per garantire la massima efficienza dei veicoli, se poi, ci troviamo alla guida di un’auto nuova dobbiamo avere ancora più accorgimenti.
Non sono consigli superflui, ma rispondono a delle reali problematiche legate ai veicoli: difatti è necessario, per gli organi meccanici di cui sono composti, che avvenga un certo assestamento iniziale, il rodaggio appunto. Fino a pochi anni fa i manuali dati al momento dell’acquisto dell’auto prevedevano una sezione con le buone pratiche da adottare per i primi 1000 km della vettura. Negli ultimi anni queste esigenze si sono notevolmente ridotte, ma è sempre bene essere prudenti e procedere gradualmente verso uno stile di guida meno impostato. Questo anche perché è risaputo che un motore generalmente raggiunge le migliori prestazioni all’aumentare dei chilometri di percorrenza registrati: “invecchiando” si migliora. Passata la prima fase un motore può viaggiare anche per l’80% della sua vita a pieno carico senza problemi.

Rodaggio dell’auto: cos’è

Il rodaggio dunque consiste in un processo di usura selettiva e controllata, grazie al quale le superfici che vengono a contatto tra loro nel momento dell’accensione e del moto vengono portate alla “coerenza geometrica” e alla “microtopografia ottimale”: un perfetto corrispondersi ed incastrarsi di forme, studiate in ogni minimo dettaglio, anche considerando proprio questo iniziale periodo di funzionamento a regime “ridotto”. L’iniziale attrito tra queste superfici è dunque molto elevato, capace di generare anche una notevole quantità di calore ed un consumo maggiore di olio e di carburante: tutti elementi volti a migliorare col tempo e con l’utilizzo del mezzo.
Il materiale con il quale sono realizzate le pareti dei cilindri e le superfici di lavoro dei segmenti, oltre ai rispettivi riporti, determina la differente modalità con la quale avviene l’assestamento:

  • Rivestimento per cilindri al nichel-carburo di silicio (Nikasil): in questo caso la rapidità di tutto il processo è molto elevata, e di conseguenza molto apprezzata soprattutto dai progettisti di motori da competizione e di quelli destinati a mezzi particolarmente sportivi.
  • Nel caso dei cilindri con canna in ghisa viene generalmente realizzata una finitura superficiale ottenuta mediante la levigatura con pietre abrasive rotanti e traslanti, che creano dei solchi: tali segni assicurano la ritenzione dell’olio e la sua distribuzione su tutta la parete della canna. Ultimamente però diversi costruttori hanno adottato una finitura cosiddetta “a plateau”, nella quale la necessità di rodaggio è praticamente assente: è come se il motore l’avesse già effettuato, ma è bene conservare in ogni caso una certa prudenza soprattutto per i primi chilometri di guida.

L’evolversi delle tecnologie legate alla costruzione di veicoli a motore non deve quindi portare a prendere con superficialità il periodo del “rodaggio”: esso rimane una precauzione in più, talvolta necessaria, per poter sfruttare al meglio e con le migliori prestazioni il proprio mezzo di trasporto nuovo fiammante.

Come effettuare il rodaggio di un’auto nuova

Nonostante le migliorie nelle prestazioni delle auto e delle loro componenti il rodaggio iniziale rimane dunque una buona pratica. Ma, come effettuarlo? È importante non spingere mai la vettura, indicativamente per i primi 1000 km, al raggiungimento delle sue massime prestazioni sia che si tratti di accelerare, di frenare o di cambiare marcia. Il rodaggio quindi include motore, frizione, marce, freni e pneumatici.

  • Motore: è importante scaldare sempre il motore, dando così il tempo all’olio di scaldarsi prima di “impegnare” i meccanismi, per evitare che alcune componenti a freddo si danneggino. Per un buon rodaggio del motore e per renderlo elastico è consigliabile variare la velocità di andatura in maniera “morbida”, evitando accelerazioni improvvise e brusche. Inoltre è bene ricordarsi di far raffreddare la turbina prima di spegnere l’auto, una trentina di secondi dovrebbero essere sufficienti.
  • Marce e cambio: è buona prassi non “tirare” troppo le marce ma cercare di utilizzare la marcia adeguata in relazione al tipo di strada che stiamo percorrendo. Inoltre, innestare dolcemente la marcia permette di settare il cambio in maniera che tutte le marce entrino in modo fluido.
  • Frizione: in fase di rodaggio è meglio evitare partenze sportive rilasciando di getto la frizione.
  • Pneumatici: variare l’andatura del veicolo, evitando improvvise accelerazioni e frenate, è una buona pratica anche per il rodaggio dei pneumatici.
  • Freni: siamo portati a pensare che le brusche frenate siano da evitare, ciò è vero, ma è preferibile utilizzare frenate decise piuttosto che prolungate poiché quest’ultime rischiano di surriscaldare le pastiglie dei freni.