Benzina, nuovi aumenti nel week-end

Benzina, nuovi aumenti nel week-end. Nuova batosta per gli automobilisti, aumenti previsti a partire dal 20 luglio su tutta la rete.

Dopo i week end di code per i ribassi del prezzo del carburante (Eni è partito per primo con gli sconti e a seguire tutte le altre compagnie petrolifere), arriva una nuova batosta per gli automobilisti. Aumenti in vista, a partire dal 20 luglio per Esso, IP, Q8, TotalErg e la stessa Eni. Non va meglio per chi ha un’auto diesel. Le quotazioni salgono per la sesta volta consecutiva. E così, proprio nel periodo in cui si viaggia di più e gli italiani partono per le ferie, la benzina sale a 1,837 euro/litro (+0,6 centesimi) e il diesel a 1,734 euro/litro (+1 centesimo).

Resta invariato il Gpl a 0,729 euro/litro, ritocco al rialzo per il metano a 0,970 euro/kg. Dall’inizio di mese i prezzi Eni, solo per fare un esempio, sono aumentati di ben 4,8 centesimi al litro sulla benzina e di 3,8 centesimi sul gasolio (senza contare gli sconti del fine settimana). Dalle rilevazioni emerge che hanno ritoccato i listini Eni, Esso, IP, Q8 e TotalErg, con aumenti sulla benzina compresi tra 0,4 centesimi (TotalErg) e 1,1 centesimi (Eni) e sul gasolio tra 0,5 centesimi (Esso e Q8) e 2 centesimi (IP).

Secondo Quotidianoenergia.it invece i rincari dei prezzi raccomandati si è verificata per quasi tutte le compagnie petrolifere , tranne per la Tamoil. Eni sale sulla benzina di 1,2 cent euro/litro e sul diesel di 1,3; Esso +1 e +0,5; Q8 +0,5 e +1; TotalErg rispettivamente +0,4 e +1 cent; IP +2 cent solo sul diesel. Rincari che ovviamente riguardano sia il self service che il servito. E proprio a causa della raffica di aumenti, i benzinai sono sul piede di guerra e annunciano uno sciopero di tre giorni.

Distributori chiusi da venerdì 3 a domenica 5 agosto. Le sigle sindacali che hanno dichiarato lo stop accusano l’industria petrolifera di spingere al fallimento i gestori e il Governo di “assistere muto alla violazione delle leggi”. Per lo sciopero è arrivato però il “no” del Garante degli Scioperi. La prima settimana di agosto rientra infatti nei periodi “protetti” proprio per il grande esodo estivo.