Non è durato nemmeno un anno l’esperimento avviato dalla giunta Pisapia; un’ordinanza del Consiglio di Stato ha messo fine alla congestion charge prevista all’interno della cerchia dei bastioni. A spuntarla questa volta è stato il Mediolanum Parking, un’autorimessa con sede in Largo Corsia dei Servi a due passi dal Duomo e da San Babila. Dopo una prima bocciatura al TAR, i gestori del centralissimo parcheggio a pagamento non si sono dati per vinti e i risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti; da venerdì 27 luglio Area C spegne le telecamere e della sua eventuale riapertura se ne riparlerà solo a settembre. Senza ombra di dubbio la sentenza darà molto di che parlare dato che l’estensione della zona a traffico limitato è stata fin dall’inizio un tema molto controverso. Riccardo De Corato, ex vice-sindaco di Milano e uno dei più agguerriti detrattori di Area C ha plaudito la decisione presa dal Consiglio di Stato; secondo il politico pidiellino l’ampliamento della ZTL è servito solamente a peggiorare la mobilità dei milanesi senza però incidere sulla qualità dell’aria in città. Ma non tutti la pensano così, secondo Legambiente la sentenza a favore di Mediolanum Parking è semplicemente sconcertante dato che gli interessi di un singolo privato non possono avere la meglio sulla qualità di vita di tutti i cittadini.
Nonostante la bocciatura, a Palazzo Marino prevale l’ottimismo. Giuliano Pisapia sembra convinto della revoca della sentenza; nell’ultimo referendum i milanesi hanno espresso il loro desiderio di poter vivere in una città più a misura d’uomo e il neo-sindaco della città meneghina è più che intenzionato a seguire questa strada fino in fondo. In questi pochi mesi di funzionamento, Area C ha ridotto di più del 30% il traffico in città, e ha fatto guadagnare al Comune di Milano ingenti somme di denaro da destinarsi al potenziamento del trasporto pubblico. La congestion charge che ricalcava il modello londinese è momentaneamente sospesa, solo a settembre sapremo se questo progetto potrà proseguire o se sarà destinato a cadere per sempre nel dimenticatoio.