L’auto che “va a vento” è l’ultima invenzione dal mondo dell’automotive. I due ingegneri che l’hanno ideata, Dirk Gion e Stefan Simmerer, vengono dalla Germania e da tempo ambivano a realizzare un’auto capace di muoversi sfruttando l’energia eolica.
La WindMobile, così è stata battezzata l’auto dai suoi inventori, funziona davvero e ha già superato il primo test: percorrere i 5000 chilometri da Perth a Sidney, raggiungendo una velocità fino a 90 Km/h.
Il meccanismo che sta alla base dell’auto a vento è quello del kitesurfing, lo sport nato una decina di anni fa alle isole Hawaii, con l’unica differenza di utilizzare una macchina al posto della tavola da surf e di muoversi sull’asfalto piuttosto che sull’acqua. Ma il resto è molto simile: un aquilone (kite o ala), applicato all’auto e manovrato mediante una barra di controllo collegata da quattro lunghi cavi, frutta le folate di vento permettendo all’automobile di muoversi.
Inoltre la WindMobile è dotata di un piccolo motore elettrico da azionare quando “non si può stare fermi ad aspettare la folata giusta”, spiegano i costruttori; in più le batterie al litio si possono ricaricare sia durante la marcia in pieno vento sia durante una notte di ricarica, grazie ad un generatore eolico mobile.
Certo a vincere in questa invenzione è proprio la fantasia dei due ideatori, un po’ meno, forse, la praticità del modello d’auto: come fare ad esempio a far circolare una vettura “trascinata” da un grande aquilone in una strada in pieno centro, fra semafori e palazzi?
Tuttavia l’idea sembra interessante e con le dovute modifiche potrebbe rappresentare in futuro la nuova frontiera delle auto ecologiche, soprattutto grazie ai bassi consumi che potrebbe offrire: secondo i due inventori infatti questo veicolo può coprire 100 km con la metà della corrente che serve a una lavatrice di Classe AA per un ciclo di lavaggio.