Volkswagen aumenta gli stipendi dei dipendenti in Germania

Un primo ritocco scatterà il 1° settembre, l’altro il 1° luglio 2014. La Volkswagen aumenta gli stipendi dei propri 102mila dipendenti impiegati negli stabilimenti di Wolfsburg, Braunschweig, Hannover, Salzgitter, Emden, Kassel e nel Volkswagen Financial Services. Un incremento complessivo del 5,6% sulla busta paga di ognuno di loro. Previsto anche un ulteriore contributo, destinato a fini pensionistici. L’aumento degli stipendi avverrà in due tranche. Da settembre gli oltre 100mila dipendenti del colosso di Wolfsburg percepiranno il 3,4% in più dei compensi, a cui si aggiungerà un ulteriore 2,2% a partire da luglio del prossimo anno, arrivando a una lievitazione totale dello stipendio pari al 5,6%.

Un ritocco dei salari deciso dai vertici dell’azienda tedesca in accordo con il sindacato dei metalmeccanici tedeschi IG Metall, nell’ambito delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo. L’intesa, raggiunta non senza tensioni tra le parti, ha una durata di 20 mesi, dal 1° luglio 2013 al 28 febbraio 2015. L’accordo siglato entrerà in vigore dopo l’erogazione di due mensilità in base alle vecchie condizioni precedenti al rinnovo, come previsto dal nuovo contratto collettivo per il settore metallurgico ed elettrotecnico. A compensazione dei due mesi di ritardo dell’applicazione delle nuove condizioni, Il Gruppo Volkswagen verserà ai propri dipendenti tedeschi un pagamento una tantum di 300 euro. Oltre ai lavoratori a tempo indeterminato, il ritocco delle retribuzioni riguarderà pure gli stagisti, gli apprendisti e coloro che hanno un contratto part time, anche se le cifre in questo caso sono più basse. La loro busta paga lieviterà di 27 euro al mese. Tutti i lavoratori potranno godere così di benefici reali. Una crescita dei salari, con l’obiettivo di far aumentare anche i consumi.

Ma non è tutto. La Casa di Wolfsburg e il sindacato IG Metall si sono dati appuntamento a maggio del prossimo anno per rivedere le condizioni economiche. Non sono esclusi ulteriori aumenti, qualora il produttore tedesco, che mira a conquistare la leadership mondiale entro il 2018, ottenga risultati positivi in termini economici. In questo caso, sarà possibile negoziare un altro bonus una tantum. Un segnale di speranza, nonostante la crisi che soffoca il mercato europeo e le difficoltà di un settore in calo come quello dell’automotive. Un modello però difficile da portare in Italia, dove la Fiat continua ad andare avanti tra pause produttive e cassa integrazione.

Nel 2012 il Gruppo Volkswagen ha ottenuto ottimi risultati. Le vendite sono lievitate del 12,2% rispetto al 2011, arrivando a quota 9,3 milioni di veicoli. Ciò ha contribuito a far crescere la fetta del mercato auto globale del colosso tedesco, adesso pari al 12,8% (+ 0,5% rispetto al 2011). Nel 2012 inoltre il fatturato è aumentato del 20,9%, per un totale di 192,7 miliardi di euro, mentre l’utile operativo ha toccato il record di 11,5 miliardi di euro. Un insieme di fattori positivi che hanno portato il marchio di Wolfsburg a essere considerato il datore di lavoro più ambito in Germania. A rivelarlo è un sondaggio condotto dalla rivista Focus, in collaborazione con Xing (social network per il business e la carriera). L’indagine ha coinvolto circa 13.000 lavoratori impiegati in 820 aziende di 17 differenti settori. La Volkswagen ha conquistato la leadership non solo nel settore automotive, ma anche nella classifica generale.