Venezia è una delle città celebri in tutto il mondo per la singolarità del suo paesaggio: una vera e propria città sull’acqua. Proprio per questo sono diversi i progetti che vengono sviluppati proprio per sfruttare la particolare conformazione del suo territorio: recentemente, per esempio, l’Energy Globe Foundation ha premiato Venezia e il suo progetto di produzione di energia dalle onde del mare con l’Energy Globe Award 2013. Il progetto in questione, intitolato “Giant, energia dalle onde”, è stato creato da Agire, l’agenzia veneziana per l’energia, ed è stato selezionato tra più di mille progetti provenienti da quasi duecento Paesi sparsi in tutto mondo.
Questo prototipo, frutto di una sperimentazione e il cui acronimo significa “Generatore integrato autonomo non tradizionale”, sfrutta l’eterno movimento del mare, a costo praticamente nullo, per produrre energia pulita e rinnovabile; gli unici costi riguardano i lavori necessari per il montaggio dell’impianto e la manutenzione. Energia che può essere utilizzata per gli scopi più diversi: dall’illuminazione dei pontili delle gondole, degli attracchi dei vaporetti, o di porticcioli e banchine, alle telecamere di videosorveglianza e ai ripetitori wi-fi, per esempio.
Non solo viene utilizzato il moto ondoso “naturale” del mare, ma con questo strumento si intende immagazzinare anche il moto ondoso creato dal traffico delle imbarcazioni, generalmente ritenuto dannoso in quanto crea problemi di erosione e staticità ai fondali e alle fondamenta di Venezia stessa: in questo modo ne viene smorzato il potere distruttivo. Un prototipo di Giant, ideato da Manlio Boito e chiamato “Mini Giant”, è già stato installato ai lati dell’imbarcadero di San Basilio, nel Canale della Giudecca: della lunghezza di 70 centimetri, è composto da una boa inserita in una sorta di binario fisso; il movimento della boa aziona un generatore in grado di produrre energia pulita utilizzando il moto delle onde.
Il generatore sfrutta il Principio di Archimede, secondo il quale un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l’alto pari al peso del liquido spostato; l’aspetto positivo del Giant, inoltre, risiede nel fatto che esso sarebbe in grado di produrre energia già con onde di soli cinque centimetri. Il processo per la sua industrializzazione è già a buon punto; al momento il suo costo ammonta a 5.500 euro, ma il prezzo è destinato a scendere, soprattutto nel momento in cui verrà prodotto in serie.
Una tecnologia sulla quale bisogna puntare, tenendo anche conto del fatto che la sua efficienza risulta maggiore del 60% rispetto al fotovoltaico, ed inoltre la manutenzione è minima, solo in caso di guasti: per Venezia dunque, ma non solo. Un “Mini Giant” per esempio è già in funzione a Riva del Garda, ma è adatto a tutti i porticcioli, le piattaforme in mare aperto o le chiatte per la manutenzione.