Toyota: problemi in Francia con l’ultimo spot

Basta passaggi in fuoristrada o su sterrato per le campagne promozionali delle automobili Toyota: è questo l’ordine imposto da un giudice di Nanterre, in Francia, alla casa automobilistica giapponese. La motivazione è data dal fatto che, secondo alcuni esperti, le pubblicità realizzate da Toyota indurrebbero a comportamenti pericolosi e del tutto inopportuni.

La questione è nata nell’aprile 2011, quando l’organizzazione ambientalista France Nature Environment (FNE) ha attaccato Toyota per le immagini della sua ultima campagna pubblicitaria dedicata alle RAV4, Land Cruiser e The Hilux. Le immagini in questione raffiguravano le automobili immerse in paesaggi naturali, non toccati dall’uomo: proprio questa è stata la causa scatenante l’ira dell’associazione ambientalista, tutta rivolta al rispetto della natura, e quindi convinta del messaggio negativo trasmesso da queste fotografie. La loro obiezione difatti si è basata sull’idea che, vedendo queste immagini, ogni proprietario di Toyota rischierebbe con il proprio fuoristrada di compromettere il benessere della natura.

Inizialmente gli avvocati della casa nipponica hanno opposto una tesi alquanto rischiosa, affermando che le foto dibattute in realtà non sarebbero state scattate in Francia, e di conseguenza non potevano essere soggette alle leggi francesi. Ma il giudice ha dato comunque ragione all’accusa, obbligando Toyota all’eliminazione dell’intera campagna pubblicitaria, foto, video e sfondi compresi, pena una multa giornaliera di 100 euro per ogni contenuto non rimosso.

A seguito della sconfitta, i responsabili di Toyota hanno comunque deciso di non ricorrere in appello, nonostante la grande sorpresa suscitata dalla condanna, risaultata del tutto inattesa anche perché normalmente Toyota impiega davvero una grande attenzione nello studio delle proprie campagne pubblicitarie. Generalmente, difatti, prima di intraprendere qualsiasi tipo di attività promozionale, i manager della casa giapponese sono soliti chiedere l’approvazione alle stesse autorità, accettando anche di utilizzare scenari artificiali nel caso in cui un’autorizzazione dovesse venire negata.

Una questione interessante, che dimostra quanto sia fondamentale l’attenzione per la comunicazione, non solo di Toyota ma  in generale di tutti i grandi colossi economici e non.