Lo smog in Cina diventa un problema anche per le case automobilistiche. Toyota Motor ed Honda Motor, insieme ad altre compagnie come ad esempio JP Morgan Chase ed Apple, hanno deciso di combattere l’inquinamento fornendo ai propri dipendenti a Pechino maschere per il viso dopo che lo smog nella capitale cinese ha raggiunto livelli record per il diciannovesimo giorno nello stesso mese. Il governo ha chiesto per il secondo giorno agli abitanti di Pechino di rimanere in ambienti chiusi dato che la qualità dell’aria è arrivata ai livelli peggiori di sempre. Secondo l’ambasciata americana a Pechino, la qualità dell’aria è per il quinto giorno consecutivo su soglie negative record.
Le compagnie automobilistiche come Toyota e Honda hanno pensato così di proteggere la salute dei loro lavoratori e al contempo di evitare il pericolo che la città di Pechino possa diventare poco attraente per nuovi lavoratori, dati i livelli di inquinamento. Il problema ambientale, a Pechino, avrà secondo gli esperti anche impatti negativi sui salari: ovvero le aziende saranno disposte a pagare un premio e quindi uno stipendio più alto per invogliarare nuove persone a lavorare in Cina presso le loro aziende.
Toyota ha inserito all’interno dei suoi uffici anche piante per mgliorare la qualità dell’aria e ha predisposto, per ogni due postazioni di lavoro, un purificatore dell’aria. Honda invece ha fornito 100 maschere per il viso ai suoi collaboratori. La percentuale di PM2.5, ovvero di quella particella nell’aria alla quale è imputabile il principale rischio per la salute dell’uomo, ha raggunto una media di 260 microgrammi per metro cubo in una sola giornata. Un record negativo. E pensare che l’orgnizzazione mondiale della salute raccomanda un esposizione di non più di 24 ore ad un livello di PM2,5 non più alto di 25 microgrammi per metro cubo.