Sicurezza stradale: si parla di moto

Sicurezza stradale: si parla di moto. L’obiettivo è ridurre del 50% della mortalità stradale con idee concrete

L’attenzione sulla sicurezza stradale si fa sempre più viva. Questa volta un provvedimento in merito parte dalla Commissione Europea che ha diffuso poche settimane fa il 4° Piano d’Azione sulla Sicurezza Stradale.

Il piano ha come obiettivo primario per i prossimi anni, la riduzione, del 50% della mortalità stradale e molte sono le idee avanzate per raggiungere l’obiettivo. E si parla di misure specifiche anche per moto.

Nello specifico ecco alcune proposte che prevedono: la possibilità di sviluppare il sistema e-call (chiamata automatica di soccorso in caso d’incidente), l’adozione obbligatoria di nuovi e più efficaci airbag su moto, lo sviluppo di standard più adeguati per l’abbigliamento specifico e di rendere effettivo – in tutta l’Unione Europea – l’obbligo di revisione biennale della moto.

In un primo quadro emerso dal “PIN 2010”, il programma dall’ETSC per monitorare i risultati in termini di sicurezza stradale ottenuti dai differenti paesi europei, l’Italia non è messa così male, con il suo 43% di riduzione della mortalità stradale, anche se è risultata la Spagna il Paese con il risultato migliore in fatto di sicurezza.

Per l’Italia, dunque, di lavoro da fare per migliorare la sicurezza su strada ce n’è ancora molto e si spera che i risultati futuri siano ancora più incoraggianti.

Inoltre, per una maggiore sicurezza è bene valutare la possibilità di sottoscrivere alcune garanzie accessorie, come la copertura Infortuni del conducente o la copertura di Assistenza stradale, da affiancare alla RC Moto, che vi permetteranno di viaggiare con maggior tranquillità.