RC auto: tutte le voci della polizza

Da dati recenti è emerso che in Italia le tariffe assicurative sono tra le più care d’Europa. Ma perché? Il motivo è nelle voci che compongono la polizza assicurativa e che non tutti conoscono nel dettaglio. Per esempio in pochi sanno che all’interno della polizza auto vi è una tassa provinciale, differente appunto in base alla provincia di appartenenza. E’ importante quindi conoscere di cosa si compone il premio di una polizza RC auto.

Parliamo innanzi tutto dei cosiddetti parametri fissi. L’imposta provinciale, appunto, va dal 12,50% fino 16% del premio netto a seconda dell’aliquota adottata dalla singola provincia. Vi è poi il contributo al Sistema Sanitario Nazionale: il 10,50% del premio netto viene destinato al S.S.N (e può essere detratto dalla dichiarazione dei redditi). Terzo punto è il contributo al Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada: corrisponde al 2,5% del premio assicurativo netto. I costi di emissione e gestione del contratto, che comprendono tutte quelle spese per la gestione di eventuali incidenti. Infine le provvigioni nel caso ci sia un intermediario: sulla garanzia di RC (responsabilità civile) mediamente viene riconosciuta all’intermediario che ha un rapporto diretto con la compagnia una provvigione compresa tra l’8 e il 12%.

Questi dati servono a capire che il premio netto di polizza a cui si fa riferimento nella varie voci è il risultato del premio lordo al netto delle imposte provinciali, del contributo al S.S.N e del contributo al Fondo di garanzia. Ma esistono anche componenti variabili che incidono sul premio assicurativo finale in base al soggetto e ad altri parametri. Le compagnie hanno il potere di adeguare queste tariffe in base all’andamento delle statistiche degli anni passati e facendo un calcolo, per esempio, sulla probabilità che l’assicurato possa causare sinistri. Infine c’è la componente “abitudine”, ossia il motivo per cui si usa l’auto, se per lavoro o piacere. Per chi usa l’auto solo per il tempo libero il premio si riduce perché di massima percorrerà meno chilometri.