Il futuro della sicurezza stradale non riguarderà solo la creazione di auto sempre più sicure e confortevoli, ma anche lo sviluppo di sistemi da integrare nelle auto, capaci di prevedere gli impatti e attivare in tempo i meccanismi di protezione. Già da qualche tempo alcuni ingegneri britannici stanno lavorando allo sviluppo di un sistema di “sicurezza attiva” per auto che, si spera, potrà contribuire a ridurre le conseguenze derivanti dagli urti laterali.
Come funziona questo meccanismo? Utilizzando un radar e delle telecamere laterali poste sull’auto, che tengono sotto controllo le fiancate del veicolo, il sistema è capace di rivelare l’impatto con qualche millisecondo di anticipo, attivando così le procedure di “salvataggio”.
Una barra d’acciaio viene fatta slittare verso la portiera anteriore dell’auto fino ad ancorarsi a una seconda barra unita al telaio. Si crea così una specie di gabbia che assorbe gran parte dell’energia cinetica derivante dall’impatto. Le barre di protezione arrestano la penetrazione dell’ostacolo all’interno della vettura di 5-8 centimetri: uno spazio più che sufficiente a salvare le gambe e, magari, anche la vita degli occupanti. L’interesse delle case automobilistiche al momento mira proprio al sistema di rilevazione dell’urto più che alla gabbia di protezione, perché potrebbe essere installato in abbinamento ad airbag e pretensionatori sempre più innovativi. A dimostrazione del fatto che il futuro della sicurezza stradale non riguarderà solo lo sviluppo di auto super sicure, ma soprattutto di sistemi capaci di affiancare l’uomo nella guida.