L’Assicurazione auto diminuisce. Ma non per le donne

L’Rc Auto diminuisce. Ma non per le donne. E’ il risultato della sentenza della Corte di Giustizia Europea entrata in vigore l’anno scorso

 L’assicurazione auto diminuisce, ma solo per gli uomini. Ad esser sinceri la questione è mal posta e rischia di far puntare ancora una volta il dito contro le compagnie di assicurazioni e la loro politica dei prezzi. In realtà infatti a gravare sulle tasche del gentil sesso è stavolta l’Unione Europea. Ma andiamo con ordine. A denunciare l’aggravio per i tagliandi destinati agli automobilisti in gonnella è l’Ivass, l’autorità di vigilanza sulle assicurazioni (ex Isvap) che ha condotto un’indagine successiva all’entrata in vigore della sentenza della Corte di Giustizia Europea.

Il tribunale dell’Unione ha sancito che la parità sei sessi deve valere anche per i premi assicurativi, che prima erano in Italia a favore delle donne. Quindi le signore sono passate da una condizione di favore a una di sfavore. Dovendo infatti riequilibrare le tariffe, le compagnie hanno alzato i prezzi per le donne mentre i prezzi medi su scala nazionale venivano rivisti al ribasso. Così gli uomini si sono trovati a beneficiare delle riduzioni messe in atto proprio mentre alle signore, che in qualche caso si sono trovate a dover pagare centinaia di euro in più, veniva richiesto di metter mano al portafogli.

Facciamo un esempio: un diciottenne neopatentato con un’auto a benzina di cilindrata media (1.300 cavalli) paga in meno il 9%, mentre una ragazza, alle stesse condizioni, ha visto la sua RC Auto rincarare del 7,2%. La differenza, come si vede, è consistente e varia (e si acuisce) a seconda della residenza degli automobilisti.  La maglia nera va a Potenza e Campobasso dove l’aumento (per la stessa classe di merito) ha toccato il 16%. Superano il 10% i rincari anche in molte alte città italiane: da Milano a Roma, da Aosta a Perugia da Bolzano a L’Aquila, passando per Trento, Venezia e Torino.  Le uniche due città dove si è registrato un segno meno sono Napoli e Reggio Calabria, ma c’è il trucco: qui infatti i premi erano talmente alti, oltre i 3mila euro, che si sono verificati ritocchi all’ingiù dal 6% all’1%:

Non si salvano neppure le centaure. Per i cosiddetti cinquantini, ad esempio, il rincaro è stato del 6,7%, mentre agli uomini è toccata una diminuzione del 1,7%. Tornando agli ‘sconti’, va detto che dall’indagine dell’Ivass emerge una progressiva diminuzione dei prezzi anche per le altre fasce di età. Ad esempio, per l’automobilista 40enne, sempre con una 1.300 a benzina, il calo medio è del 4%. Qui sorridono anche le donne,  per loro la diminuzione è del 3,3%.