In Europa le multe in base al reddito

Pagare le multe in base al reddito? Se in Italia questa prassi non esiste, in Europa è un’usanza ormai collaudata. La legge, nota in diversi Paesi esteri infatti, prevede che le multe dovute in seguito ad infrazioni del Codice della Strada, siano aumentate proporzionalmente al reddito di chi commette la violazione.

Il metodo è particolarmente noto nei Paesi anglosassoni, ma anche in Svezia, Svizzera, Grecia e Finlandia; in quest’ultimo si tratta di una prassi nota addirittura dagli anni venti.

Mentre in Italia, le multe che i guidatori rischiano in auto hanno un listino “fisso” o comunque un tetto massimo, altrove si trasformano in veri e propri salassi per i “poveri” (ricchi!) trasgressori. Le contravvenzioni sarebbero inoltre calcolate in base all’auto su cui l’automobilista viaggia al momento del reato.

Sono numerosi i casi in cui ricchi automobilisti europei sono stati “vittime” di questo sistema di erogazione di multe, ecco alcuni dei casi più curiosi.

In Svizzera un automobilista ha dovuto pagare una multa di 726 mila euro: è stato pizzicato a bordo di una Mercedes SLS a ben 290 Km/h; sempre in Svizzera, multa di 207 mila euro per un altro limite di velocità superato, in questo caso da una Ferrari.

Ma è la Finlandia lo Stato europeo più severo in fatto di contravvenzioni in auto: il primo protagonista di una multa di 170 mila è un noto imprenditore locale, beccato a superare il limite di velocità consentito di circa 40 Km/h.

116 mila invece gli euro sborsati da un “centauro” finlandese a bordo della sua Harley. Anssi Vanjoki è stato immortalato dall’autovelox a 76 Km/h in un tratto in cui il limite era fissato a 50. Da notare però come la sanzione sia stata poi ridotta del 95% a causa del fallimento dell’attività imprenditoriale dello sfortunato motociclista. Sono 111 mila invece gli euro che ha dovuto pagare un imprenditore finlandese multato per aver oltrepassato il limite di appena 22 Km/h.

Un caso davvero eclatante è avvenuto sempre in Finlandia dove un automobilista che viaggiava con la propria auto a 70 Km/h su una strada con un limite di 40 ha dovuto pagare 80 mila euro. Un vizio di famiglia: lo stesso reato è stato infatti contestato al fratello decisamente “più povero” che però ha pagato “solo” 17 mila Euro.

Infine, sempre in Finlandia, il recidivo industriale Kejio Kopra ha dovuto versare 35 mila euro per aver oltrepassato il limite di 20 Km/h. Pagata la prima contravvenzione ha scelto le porte del carcere per la seconda di pari entità rimediata pochi giorni dopo: infatti chi non vuole pagare può scegliere di “convertire” l’importo con giorni di prigione.