Il giro d’Italia a metano

Il giro d’Italia a metano. Guidare un auto a metano è confortevole e permette di rispamiare

L’iniziativa è stata promossa da Eni e Mercedes, e ha visto tre ragazze alternarsi alla guida di una Mercedes E 200 NGT alimentata a metano, lungo un percorso lungo 2.383 Km che ha toccato diverse città italiane tra cui Bari, Roma, Firenze e per concludersi a Bologna con l’epilogo del Motor Show.

Come hanno riferito gli organizzatori, l’intero percorso è stato coperto utilizzando Metano erogato sulla viabilità ordinaria, per compiere il tragitto sono stati necessari 8 rifornimenti e sono stati consumati 131 kg di metano, con una spesa complessiva di 122 euro. Utilizzando la stessa auto a benzina la spesa sarebbe stata di 304 euro. Le emissioni di CO2, grazie all’uso del metano, sono state di 360 kg, e cioè oltre il 20% in meno rispetto alla benzina.

Le ragazze che hanno guidato l’auto hanno anche potuto constatare di persona che guidare una vettura a metano non comporta nessuna rinuncia in termini di confort, di prestazioni e di immagine, verificando inoltre che i tempi per il rifornimento sono gli stessi che per auto alimentate a benzina, ma con notevole risparmio di denaro.

A partecipare al monitoraggio condotto nell’ambito dell’evento sono state aziende di grandi, medie e piccole dimensioni: si va dai 3 veicoli commerciali a metano monitorati da Log-In, per passare poi ai 4 veicoli commerciali a metano della flotta del Centro Agroalimentare e Logistica di Parma, ed ancora ai 9 veicoli di Cityporto Padova spa, alle 12 automobili di Ocme, ai 14 veicoli commerciali di Vepal, alle 17 automobili del Gruppo Corpo Vigili Giurati, per arrivare agli 86 autobus a metano monitorati dalla Compagnia Trasporti Pubblici di Napoli, per finire con i 203 autobus della flotta di Trasporti Pubblici di Bologna e Ferrara. Anche se la rete distribuzione del Metano non è ancora così capillare, i vantaggi in termini di costi e di riduzione emissioni nocive ci sono tutti.