Furti d’auto, danno materiale e psicologico. Non solo un danno economico, ma anche trauma emotivo e fonte di stress.
Trauma emotivo, danno economico e fonte di stress. Sono questi alcuni degli aspetti collaterali legati al furto dei veicoli, un fenomeno che in Italia continua a turbare il sonno degli automobilisti e a giusta ragione, dato che – solo nel 2010 – sono state rubate ben 124.197 auto, 38.783 motocicli e 2.908 automezzi pesanti. E allo stesso tempo risulta in diminuzione il numero dei veicoli rubati e poi ritrovati.
Il quadro per nulla rassicurante è emerso da uno studio commissionato all’istituto di ricerca A&F Research da LoJack Italia, società leader nelle attività di rilevamento e recupero dei veicoli rubati.
L’indagine non ha parlato solo di numeri, si è soffermata anche sull’aspetto “psicologico”, ovvero sugli effetti che il furto dell’auto genera nella gente. Così i risultati dell’analisi – compiuta su un campione di 100 soggetti a cui è stata rubata l’auto negli ultimi due anni – hanno mostrato come il furto venga percepito come un disagio psicologico, emotivo e relazionale, ma anche come una violazione della propria sfera privata e della sicurezza percepita.
Tra i disagi materiali invece gli intervistati indicano per ordine di importanza: le difficoltà operative immediate, i disagi burocratici e i fastidi per la mancanza di una vettura. Infine lo studio evidenzia il rapporto degli automobilisti italiani con l’antifurto: se il 35% degli intervistati dichiara di non usarlo perché ritenuto inutile, il 63% di coloro che lo hanno installato si ritengono insoddisfatti in quanto non svolgerebbe il suo ruolo in modo decisivo.
Una soluzione efficace sarebbe invece quella di sottoscrivere la copertura accessoria Furto e Incendio che tutela l’assicurato contro questo tipo di danno. Oggi trovare un’assicurazione a misura delle proprie esigenze è semplice e veloce: con Chiarezza.it bastano pochi minuti per scegliere la polizza che fa al vostro caso.