Frodi assicurative sulla rca: tutto ciò che c’è da sapere

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Assicurazione auto e frode

Il fenomeno delle frodi in tema di assicurazione auto è, purtroppo, una piaga costante del nostro Paese: è anche per questo motivo che tra i compiti istituzionali dell’Ivass c’è proprio l’attività di prevenzione e di contrasto di ogni truffa in questo ambito, come previsto dal Codice delle Assicurazioni Private e dal decreto legge n. 179 del 2012. L’istituto, infatti, può contare su database e procedure di controllo per scovare compagnie fasulle e ogni tentativo di frode.

Assicurazione auto e frode: cosa si rischia

Le conseguenze, per chi è vittima di una frode assicurativa, possono essere molto pesanti: in caso di sinistro, infatti, non si può contare sulla copertura danni di cui si potrebbe beneficiare con una polizza RC auto regolare, e per di più si è costretti a risarcire i danni provocati di tasca propria. Ma non è finita qui, perché oltre al danno si rischia anche la beffa: coloro che circolano a bordo di un veicolo per cui è stata stipulata una polizza assicurativa auto finta in caso di controlli sono tenuti a pagare sanzioni molto pesanti, fino a un massimo di 3.393 euro, e possono subire il sequestro del mezzo. Insomma, viaggiare con una polizza non regolare è come farlo senza essersi assicurati: ecco perché è opportuno affidarsi unicamente a compagnie assicurative riconosciute.

Assicurazione auto e frode: le truffe all’assicurazione

In ogni caso, una finta rca non è il tipo di frode che i malviventi possono mettere in atto in ambito assicurativo: molto diffusi sono, per esempio, i falsi incidenti per truffare assicurazioni. In sostanza, si provvede a simulare sinistri attraverso il danneggiamento volontario di veicoli, con il supporto di finti testimoni pronti a descrivere un incidente mai avvenuto, in modo tale da ottenere i risarcimenti dalle compagnie. Un comportamento del genere, peraltro, è un reato punito dall’articolo 642 codice penale, relativo alla fraudolenta distruzione della cosa propria. Esso prevede che chi deteriori cose di sua proprietà (uno o più veicoli, in questo caso), con l’intento di ottenere un vantaggio correlato a un contratto di assicurazione o l’indennizzo di un’assicurazione (anche se destinato ad altri) è punito con la reclusione per un periodo che può andare da un minimo di 1 anno a un massimo di 5 anni. La stessa pena è prevista anche per chi alteri o falsifichi una polizza o i documenti necessari per sottoscrivere un contratto assicurativo.

Assicurazione auto e frode: cose da evitare

Una nota particolare va, per esempio, all’attestato di rischio auto, che rappresenta il certificato che serve a segnalare il passato assicurativo di una persona: esso dimostra, dunque, la classe di merito di appartenenza e indica il numero di incidenti che sono stati provocati nel corso degli ultimi cinque anni. Dal 2015 l’attestato è disponibile unicamente in formato elettronico; esso deve essere fornito al responsabile della compagnia di assicurazioni a cui ci si rivolge, insieme con il libretto di circolazione del mezzo che deve essere assicurato, il documento di identità del contraente e il codice fiscale del soggetto assicurato. Come si può immaginare, chi si rende protagonista di frodi assicurazioni auto mette a disposizione attestati falsi, così da garantire il pagamento di un premio più basso. Occorre pertanto prestare sempre molta attenzione e rivolgersi solo a personale fidato quando si tratta di assicurazioni.