Compagnie e Autority, guerra aperta sull’Rc auto

Le tariffe assicurative sono diminuite o, al contrario, siamo di fronte ad aumenti senza sosta? Secondo l’Associazione delle Imprese assicuratrici, l’Ania, le tariffe Rc auto sono calate e i prezzi tendono a ridursi. La pensa in modo molto diverso, invece, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni che parla di tariffe troppo alte chiedendo con urgenza un sistema più equo e trasparente. Insomma, sulle assicurazioni auto, negli ultimi giorni, si è scatenata una battaglia di cifre con tanto di botta e risposta.

Secondo i dati Ania i prezzi delle Rc Auto, dall’autunno 2012, hanno subito un decisivo calo. Da settembre 2012 al maggio 2013 si è vista una riduzione del prezzo medio delle polizze pari al 6 per cento, che tradotto in cifre corrisponde ad un risparmio di 35 euro. Il premio medio infatti è calato da 560 a 525 euro, per una riduzione complessiva (calcolando tutti i veicoli assicurati in Italia) pari a 1,5 miliardi di euro. “Dati incontrovertibili”, secondo il presidente Ania, Minucci. Dal recente rapporto  ‘L’Assicurazione italiana 2012-2013′ emerge infatti che le tariffe dell’assicurazione sono calate nei primi tre mesi del 2013 si registra un calo del 5,6%.

La pensa molto diversamente l’Autority, che chiede invece una risoluzione definitiva del problema dell’assicurazione auto. Una Rc auto che grava in modo devastante sul reddito delle famiglie italiane. Non dimentichiamo, ha detto il presidente dell’Ivass, Salvatore Rossi, che in Italia ci sono tariffe molto più elevate “rispetto a tutti gli altri paesi europei”. Ecco perché le imprese assicuratrici devo preoccuparsi dei costi troppo alti delle polizze auto, oltre che della trasparenza. E anche Rossì “dà i numeri”: il premio medio per famiglia rappresenta il 2 per cento del reddito familiare medio, ma, secondo i dati forniti dall’Autority, può superare anche il 6 per cento. Una situazione, tra l’altro, che sta portano all’aumento vertiginoso, sulle strade italiane, di veicoli che circolano senza assicurazione: solo nel 2012 il 7 per cento del totale, circa tre milioni i veicoli, ha circolato senza copertura assicurativa. Una percentuale molto più alta al sud (dove si arriva al 12%) e in particolare a Napoli, dove addirittura si arriva al 30 per cento.

Come risolvere dunque il nodo Rc auto? Il governo è pronto ad emanare un decreto, come ha confermato Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo Economico, che ha attivato un tavolo di confronto con tutte le categorie interessate. Già ad ottobre, secondo le previsioni, dovrebbe arrivare appunto un decreto che “potrebbe essere un collegato o viaggiare in parallelo alla Legge di Stabilità”. Presto arriveranno proposte concrete per incrementare la trasparenza e fare in modo che la copertura assicurativa dei veicoli non diventi un privilegio per pochi italiani.