Colpi di sonno in auto, ora si possono evitare

I colpi di sonno oggi sono categorizzati come una malattia vera e propria che riguarda il 20% degli italiani ed è la causa del 12% degli incidenti stradali mortali nel nostro Paese. Questi i motivi principali che hanno spinto Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno Onlus e Emmanuel Miraglia, presidente del Gruppo Giomi, a creare a Roma il primo centro multidisciplinare, pensato per prevenire e curare la malattia.

L’obiettivo del centro è quello di “insegnare” ai pazienti a dormire correttamente di notte, per evitare pericolosi colpi di sonno durante i viaggi in auto. La Fondazione parla di disinformazione e scarsa prevenzione in Italia, come se la patologia che causa oltre un quinto degli incidenti stradali all’anno, di cui il 12% mortali e coinvolge quasi il 30% dei trasportatori professionali, possa essere sottovalutata.

Molto spesso i colpi di sonno sono dovuti alle apnee notturne, disturbo che interessa il 5% degli italiani, unite all’eccessiva sonnolenza durante le ore del giorno. Il Centro sarà un punto di incontro medico-scientifico delle varie professionalità coinvolte nella diagnosi e nella cura dei disturbi del sonno, con lo scopo di fornire risposte concrete alle esigenze dei pazienti. Si parte dalla ricerca scientifica per passare alla prevenzione, con specifiche visite e test, infine si arriva alla diagnosi, con esami come la polisonnografia e la sleep endoscopy.

Attorno ai colpi di sonno ruotano altre malattie correlate al disturbo: le apnee, per esempio, causano severe complicanze cardiovascolari, come aritmie (spesso fatali), ictus, infarto miocardico ed insufficienza cardiaca. Proprio per raggiungere una maggior completezza, il Centro multidisciplinare svilupperà anche una particolare attenzione nell’assistenza alle terapie, in modo specifico alla ventiloterapia, ai dispositivi ortodontici e alla chirurgia otorinolaringoiatrica. Il personale medico stesso verrà continuamente formato e aggiornato per aumentare la sensibilizzazione verso la malattia e le sue possibili cure. Al Centro vi sarà anche una ricerca per stimolare la presa di coscienza verso questa malattia da parte delle persone maggiormente interessate come conducenti, piloti, macchinisti e controllori.