Catene da neve, un vero rebus

È quasi inverno: arriva il freddo, le prime nevicate e assieme a loro una proposta di legge che rischia di scombussolare ulteriormente il microcosmo delle ordinanze sulle dotazioni invernali. Lo scorso 27 novembre i senatori Paravia e Ghigo (PDL) hanno presentato un emendamento alla Decima Commissione Senato sulle misure per la crescita del Paese che se approvato imporrebbe l’utilizzo esclusivo di pneumatici invernali in determinate situazioni ambientali introducendo, di fatto, l’obbligo di comprare gomme da neve.

Attualmente, il codice della strada si basa sul disegno di legge N. 3533 che si limita a sancire l’uguaglianza tra catene e pneumatici invernali ma se l’iniziativa dei due senatori dovesse andare in porto, verrebbe aggiunto il seguente comma: “Prescrivere al di fuori dei centri abitati, in previsione di manifestazioni atmosferiche nevose di rilevante intensità, l’utilizzo esclusivo di pneumatici invernali, qualora non sia possibile garantire adeguate condizioni di sicurezza per la circolazione stradale e per l’incolumità delle persone mediante il ricorso a soluzioni alternative”. L’ultima parola sull’utilizzo esclusivo delle gomme da neve spetterebbe quindi a enti locali, concessionarie autostradali o enti proprietari delle strade in questione; non tutti i soggetti in gioco potrebbero però essere d’accordo sulla entità delle precipitazioni nevose e di conseguenza, una condizione atmosfera delicata nella provincia di Trento, ad esempio, potrebbe non essere tale in provincia di Bolzano, risultato: per non incappare in una contravvenzione gli italiani sarebbero costretti ad acquistare pneumatici invernali. Inoltre, una normativa di questo tipo metterebbe in difficoltà la polizia che oggigiorno nelle situazioni estreme, soprattutto nei valichi di montagna, richiede sempre l’obbligo di montare le catene, specie quando transitano veicoli pesanti e la pendenza supera il 2%.

Assogomma, la federazione che riunisce tutti i produttori di pneumatici getta acqua sul fuoco sostenendo che al momento, si tratta solamente di una proposta e non vi è ancora nulla di definitivo tuttavia, l’emendamento presentato al Senato come provvedimento per la sicurezza sembra essere in realtà un modo per far spendere soldi agli italiani, ci auguriamo che il buon senso prevalga.