Carmel, la capitale delle rotonde

Negli Stati Uniti esiste una città che dagli anni novanta ha seguito una precisa politica: eliminare semafori e incroci per incrementare la sicurezza stradale. A distanza di circa quindici anni è possibile affermare che l’esperimento è riuscito: gli incidenti sono diminuiti del 37% e i feriti a seguito di collisioni sono calati del 75%. James Brainard – il sindaco del paese ha rilasciato la seguente dichiarazione – “Abbiamo più (rotonde ndr) di qualsiasi altra città degli Stati Uniti. È una tendenza ormai. Ci sono sempre più rotatorie in costruzione grazie ai soldi che permettono di risparmiare e soprattutto della sicurezza”. Il primo cittadino di Carmel si “innamorò” delle rotonde dopo un viaggio in Inghilterra. 

In Gran Bretagna la prima infrastruttura di questo tipo venne costruita nel 1966 grazie a un progetto elaborato dal Transport Research Laboratory, un ente privato (allora pubblico) che fornisce consulenza ad aziende statali e non. Ovviamente esistevano delle rotatorie anche prima del 1966 ma quel rondò aveva una particolarità: per la prima volta nella storia veniva istituito il diritto di precedenza ai veicoli che già transitavano in esso. Quasi vent’anni dopo – nel 1983 per la precisione – anche la Francia adottò lo stesso standard e poco a poco si adeguarono anche i restanti paesi europei. Ma se in Europa le rotonde sono “di tendenza”, lo stesso non si può dire degli Stati Uniti. Fino a poco tempo fa il numero di queste superava di poco le 3.000 unità con una distribuzione poco capillare su tutto il territorio, ad eccezione di Carmel, ovviamente. 

Nonostante l’alta concentrazione di rotatorie nella città dell’Indiana soddisfi i locali, lo stesso non si può dire dei forestieri. Secondo quanto riporta The Economist, gli alberghi della zona ricevono numerose lamentele di viaggiatori e stranieri circa la bizzarra mobilità urbana di Carmel. È pur vero che nonostante i tanti benefici anche le rotonde nascondono delle insidie. Tra i punti punti deboli di questa infrastruttura si annoverano i seguenti:

1. Difficoltà di attraversamento pedonale

2. Impossibilità (o quasi) di creare una corsia di sicurezza per mezzi pubblici, taxi o ambulanze

3. Scarsa incolumità per ciclisti e motociclisti

4. Spazi di costruzione più ampi rispetto ad incroci di tipo tradizionale

Eppure in tempo di crisi sembra prevalere la strada del contenimento delle spese. Una volta costruita, una rotonda ha costi di gestione più bassi senza contare il risparmio in termini di carburante. È stato calcolato che evitando le soste al semaforo, negli Stati Uniti si potrebbero consumare quasi 890.000 litri di benzina in meno.