L’idea è intelligente: iniziare a rinnovare i mezzi pubblici, investendo sulle nuove tecnologie, in modo da ridurre le emissioni locali di anidride carbonica.
Tra i vantaggi degli autobus a propulsione ibrida vi sono proprio la riduzione del 30% delle emissioni dannose ed una riduzione dell’inquinamento automobilistico rispetto agli autobus tradizionali, la maggiore efficienza, la pulizia e la silenziosità.
Le varie case produttrici di questo tipo di veicoli hanno già compiuto dei passi in questa direzione: per esempio Iveco ha ottenuto il più grande ordine di autobus ibridi mai registrato in Europa fino a oggi, ovvero 102 Citelis ibridi Diesel-elettrici, dalla città francese di Digione. Altri esemplari di questi bus sono già stati consegnati, sin dal 2011, alle città di Poitiers, Tolone, Parigi, sull’isola di La Reunion e perfino nella nostra Monza. Altre città europee, come ad esempio Vienna, hanno adottato dei modelli di Iveco Citelis ibridi, anche se per il momento solo in prova.
La svedese Scania ha iniziato ad sperimentare veicoli ibridi già dal lontano 1986, presentando negli anni una serie di prototipi, alcuni dei quali addirittura in grado di funzionare grazie all’uso di carburanti rinnovabili come l’etanolo. Questi modelli sono poi stati immessi nella circolazione dal 2009, in particolare nella città di Stoccolma.
Nel 2011 la tedesca MAN ha presentato l’autobus Lion’s City Hybrid, che consuma fino al 30% di carburante in meno rispetto agli autobus tradizionali, permettendo un risparmio di circa 10.000 litri di gasolio all’anno.
Anche Londra, con i suoi famosi autobus rossi a due piani, punta in questa direzione: il governo ha difatti stanziato 5 milioni di sterline per aumentare di altre 70 unità il numero degli autobus ibridi entro il 2012.
L’inquinamento presente in ogni metropoli può essere combattuto anche in questo modo, adottando cioè veicoli per il servizio pubblico di ultima generazione: tutte le amministrazioni locali e le aziende di trasporto pubblico dovrebbero iniziare a dotarsi progressivamente di questo tipo di autobus, in modo da contribuire per primi al miglioramento dell’ambiente circostante, che soprattutto nelle grandi metropoli necessita di un’attenzione maggiore. Anche perché è noto che un buon numero degli autobus tuttora in circolazione non sono propriamente dei modelli ultratecnologici, anzi, spesso e volentieri sono proprio questi la causa delle maggiori emissioni di gas nocivi nell’atmosfera delle nostre città.