Multa all’Estero: leggi per Paesi UE e non

Multe all’estero: cosa succede

Accade, ormai sempre più spesso, che guidatori italiani si trovino a transitare al di là del confine. Non è un mistero, infatti, che molti lavoratori abbiano scelto di dedicarsi alle loro attività commerciali al di là del confine. Bisogna innanzitutto accertarsi di avere una RCA in corso di validità, e che sia una assicurazione auto valida anche per l’estero o di avere la Carta Verde. Tuttavia può anche accadere che durante questi spostamenti si superino i limiti di velocità o si commettano altre infrazioni che potrebbero portare a multe, più o meno salate. Molti guidatori continuano a chiedersi cosa fare in questi casi e cosa prevede la legge per gli evasori: occorre, allora, fare la dovuta chiarezza sulla questione.

Multe all’estero: cosa fare

Per quanto riguarda la linea di condotta generale, non possiamo non dire che le multe all’estero vanno pagate il prima possibile. All’interno della Comunità Europea, infatti, vale la legge per cui ogni guidatore è tenuto a pagare le multe nello Stato in cui si trova. È il principio di reciprocità, utile per permettere ai guidatori di capire immediatamente l’entità del danno fatto e l’ammontare della sanzione da pagare. Questo principio, riconosciuto dal marzo 2016, non è derogabile e non ammette ignoranza: gli eventuali debitori nei confronti dello Stato estero possono essere perseguiti anche dopo essere rientrati in Italia.

Multe all’estero: i documenti necessari

I documenti richiesti per il pagamento di una multa in territorio europeo sono gli stessi richiesti in Italia:

  • bollettino con l’importo da versare
  • documento di riconoscimento di colui che sta pagando la sanzione

Dopo il pagamento, è consigliabile conservare:

  • la ricevuta di avvenuto pagamento
  • una copia della sanzione pagata

In questo modo, il guidatore che abbia effettivamente pagato la multa all’estero potrà tutelarsi in caso di controlli successivi e non essere costretto in alcun modo a pagare la sanzione per la seconda volta. I controlli sono molto frequenti, specie se il pagamento viene fatto in Italia, dato che non sempre i database della polizia locale vengono allineati con quelli degli altri Stati europei.

Multe all’estero: le sanzioni previste

Ai trasgressori verrà inizialmente imposta una mora sul pagamento, proprio come avviene in Italia. Qualora i guidatori non volessero versare quanto dovuto, si potrebbe decidere di chiedere l’intervento della polizia e di attivare delle indagini sulle persone coinvolte, arrivando addirittura al pignoramento dei beni del trasgressore. Si tratta, come facile intuire, di casi limite ma che è meglio evitare per non essere segnalati nei registri della polizia estera.

Multe all’estero: le multe al di fuori della Comunità Europea

Per chi dovesse essere multato al di fuori della Comunità Europea, ci sono alcune differenze da tenere presenti. La polizia statunitense, ad esempio, tende ad essere molto fiscale e a controllare costantemente eventuali debiti da parte dei visitatori stranieri. Se è vero che recuperare dei crediti all’estero diventa molto difficile, è anche vero che in alcuni Stati i guidatori dichiarati evasori potrebbero vedersi negato il diritto di noleggiare un’auto o, addirittura, potrebbe essere impedito loro l’accesso allo Stato in questione. Il consiglio non può che essere quello di pagare le eventuali sanzioni il prima possibile, evitando di incorrere in eventuali problemi diplomatici.

Multe all’estero: gli importi da pagare

Sia all’interno della Comunità Europea che negli Stati esteri, ogni amministrazione può decidere l’importo delle multe da imporre ai trasgressori che non dovessero rispettare il codice della strada. Per questo motivo, è consigliabile chiedere delle informazioni a proposito direttamente all’ambasciata o cercare sui siti ufficiali. In alternativa, è possibile informarsi presso un commissariato, non soltanto per gli importi da pagare ma anche per gli eventuali ricorsi nel caso in cui la multa dovesse essere ingiusta. Una regola generale, tuttavia, resta quella di dover presentare il ricorso nella lingua dello Stato in cui ci si trova, entro le tempistiche locali e nelle modalità specificate sulla multa stessa.

Multe all’estero: alcuni casi particolari

Per ridurre al minimo il rischio di evasione, alcune pattuglie dispongono ormai di sistema Pos con cui riscuotere il pagamento di una sanzione immediatamente. Ciò permette al guidatore che viene fermato all’estero di saldare subito il suo debito, evitando eventuali problemi. Qualora la persona alla guida dovesse opporre resistenza, la pattuglia potrebbe fermare il guidatore e sequestrargli il veicolo e i documenti.

Multe all’estero: un ultimo consiglio

Sia che si intenda pagare la multa o che si voglia presentare un ricorso, ciò che conta è rispettare le tempistiche richieste. Bisogna, infatti, ricordare che non sempre i database internazionali sono connessi tra loro o sono in comunicazione per ciò che riguarda il codice della strada e le relative sanzioni: ciò vuol dire che, in alcuni casi, una multa già pagata possa risultare non pagata oltre la scadenza o che un ricorso già avviato non sia stato registrato. In tutti i casi, è bene conservare ricevute e documenti relativi ad ogni passaggio, così da poter verificare personalmente eventuali problemi e intervenire in maniera tempestiva.