Tesla Motors e Google per un’auto senza pilota

Questioni ambientali, risparmio e innovazione tecnologica sono i principali motivi che negli ultimi anni hanno spinto le case automobilistiche a puntare sulle auto elettriche. Tesla Motors è stata una delle prime case automobilistiche che ha lavorato sull’elettrico. Nata a Palo Alto, nella Silicon Valley, dove l’hi-tech è all’ordine del giorno, la Tesla Motors ha deciso di andare oltre alla tecnologia elettrica e puntare su qualcosa che veramente non si è ancora visto.

Pensando ad una collaborazione con Google, Tesla sta lavorando alla realizzazione di un’automobile indipendente, e cioè senza pilota. Google esegue già da tempo test su prototipi che girano senza pilota per la Valley e, vista la sua lungimiranza, potrebbe essere il partner perfetto per Tesla. Elon Musk, CEO di Tesla Motors, ritiene che l’auto senza pilota sia una naturale evoluzione nel settore automotive e vorrebbe sviluppare un sistema con pilota automatico, proprio come quello degli aerei, che possa offrire al guidatore dei momenti di pausa dalla guida in totale sicurezza. Le problematiche principali per la realizzazione di questa tecnologia risiedono nelle tempistiche e nei costi che l’implementazione richiede oltre che nella possibilità di far dialogare le auto tra loro. Nissan e Renault, nuove nella culla dell’hi-tech, si stanno pian piano avvicinando all’idea di una possibile auto senza pilota, mentre Google dichiara di essere pronta tra pochi anni. Dalla Tesla si pensa ad una tecnologia basata su una videocamera e un software in grado di reagire alle situazioni esterne. Da sempre i modelli Tesla hanno un prezzo proibitivo, ma l’intenzione di Musk è quella di dimezzarlo e realizzare auto destinate al grande pubblico. Quella del pilota automatico è senza dubbio una tecnologia che potrebbe risultare molto utile nei viaggi lunghi e anche a chi ha dei problemi legati all’impossibilità di utilizzare l’automobile. Per passare dal prototipo all‘auto vendibile, però, è necessaria la massima sicurezza per la cui garanzia servono diversi test a costi piuttosto elevati. Il dubbio legittimo, dunque, è: riuscirà Tesla ad aprirsi alle masse dimezzando i costi e inserendo il pilota automatico?