Sicurezza stradale, troppi luoghi comuni

Sicurezza stradale, troppi luoghi comuni. Autostrade ha lanciato un quiz per sensibilizzare gli italiani sulla sicurezza in auto

La sicurezza alla guida nel nostro Paese è ancora una chimera. Almeno stando alle risposte che hanno dato gli oltre 300.000 italiani che hanno partecipato all’innovativo quiz a premi “I 10 luoghi comuni sulla sicurezza”, lanciato questa estate da Autostrade per l’Italia. L’intento è quello di sensibilizzare gli italiani sulla sicurezza stradale,  al rispetto delle norme e dei comportamenti corretti al volante. Sperando che tutto questo darsi da fare possa servire a migliorare le condizioni di viaggio su strade e autostrade.

    Dal quiz, infatti, emerge che italiani tendono troppo spesso a comportamenti pericolosi per la propria incolumità e quella degli altri. Un segno tangibile è che solo il 4,9% dei partecipanti al concorso ha risposto correttamente a tutte le domande. I punti più delicati sono le corsie di emergenza e le piazzole di sosta, il cui corretto uso viene regolarmente disatteso dai guidatori. Anzi vengono sottovalutati i pericoli nascosti nell’uso improprio che troppo spesso se ne fa (dovrebbero essere utilizzate solo in casi di vera necessità e quando non ci sono alternative). Per non parlare poi della guida notturna in condizione di affaticamento. Ancora troppe persone sottovalutano i notevoli rischi derivanti dal colpo di sonno (non basta tenersi svegli parlando o ascoltando la musica).

Un dato positivo è che dal 1999, anno della privatizzazione, a oggi il tasso di mortalità sulla rete di Autostrade per l’Italia è diminuito di oltre il 75%, grazie anche agli investimenti sulla rete e al rinnovo continuo delle infrastrutture. Determinante per arrivare a questo importante risultato è stato il ruolo del Safety Tutor: il sistema ideato, progettato e sviluppato da Autostrade per l’Italia e gestito direttamente dalla Polizia Stradale. Grazie a questo dispositivo si è cercato di modificare, con un certo successo, le abitudini degli automobilisti italiani. Il bilancio che ne viene fuori è incoraggiante se si considera che sono state salvate, ogni anno, oltre 300 vite umane.