Tariffa Italia: tutto ciò che bisogna sapere

assicurazioni online rc auto

RC Auto, la Tariffa Italia e le altre proposte per ridurla. L’Assicurazione in Italia è tra le più care d’Europa anche per via delle truffe, ecco come abbassare i prezzi.

Tariffa Italia: di cosa si tratta

Nel nostro Paese gli automobilisti pagano le tariffe RC auto più care d’Europa, con grandi differenze da regione a regione. Chi vive nelle aree nelle quali si rilevano con più frequenza incidenti arriva a pagare anche il doppio della media nazionale. Per riequilibrare questa situazione e premiare gli automobilisti disciplinati, da qualche anno si discute sull’introduzione di una tariffa Italia. Per confrontare le offerte di più compagnie assicurative e scegliere la polizza auto più in linea con le proprie esigenze, è possibile avvalersi del servizio di comparazione preventivi auto fornito da Chiarezza.it.

Tariffa Italia: la proposta di legge

La Tariffa Italia è stata proposta per la prima volta nel 2014 ma non è mai stata approvata, nonostante una lunga discussione in Parlamento. In sostanza, la proposta di legge prevede l’applicazione di una tariffa assicurativa standard in tutto il Paese agli automobilisti che non hanno provocato incidenti nell’arco degli ultimi cinque anni. Secondo questa proposta, gli automobilisti che rientrano nella stessa classe di merito dovrebbero pagare la stessa somma, indipendentemente dalla loro regione di residenza. Scopo della Tariffa Italia sarebbe quello di premiare gli automobilisti che rispettano le regole, senza subire eventuali penalizzazioni dovute alla pericolosità della loro zona di residenza. Le compagnie assicurative hanno però bocciato la proposta, principalmente per il fatto che le differenze nelle tariffe riflettono il diverso livello di rischio che le compagnie si assumono. Inoltre, è la stessa normativa europea a vietare che siano imposte alle compagnie assicurative delle condizioni di prezzo.

Tariffa Italia: Il parere di ANIA

Secondo l’ANIA la Tariffa Italia è illegittima, perché non tiene conto delle effettive condizioni assicurative. Nel calcolo del prezzo finale dell’RC auto vengono valutate infatti sia condizioni soggettive (l’età dell’assicurato, le caratteristiche dell’auto guidata), sia condizioni legate alle condizioni delle strade (come la frequenza storica degli incidenti, le condizioni di manutenzione delle strade e la frequenza del traffico). Per le compagnie, l’introduzione di una tariffa di questo tipo si tradurrebbe in un aumento dei prezzi a carico degli automobilisti con un più basso profilo di rischio.

Tariffa Italia: nuove misure a favore degli automobilisti meritevoli

La Tariffa Italia è stata oggetto di discussione anche durante l’iter di approvazione del DDL Concorrenza approvato ad agosto 2017, dopo quasi tre anni di limature e rinvii. Durante la fase finale della discussione la norma è stata stralciata, ma sono comunque stati introdotti sconti per gli automobilisti virtuosi residenti nelle province più care d’Italia. Il testo finale del disegno di legge dà il compito all’IVASS di elaborare un apposito regolamento e di fissare l’entità dello sconto applicato agli assicurati che non hanno causato incidenti nell’arco degli ultimi cinque anni e che accetteranno di installare a bordo una scatola nera.

Tariffa Italia: i maggiori beneficiari

A beneficiare di questi sconti saranno soprattutto gli automobilisti del sud Italia, dove le tariffe sono generalmente più alte rispetto alla media nazionale. In particolare, lo sconto sarà apprezzato dagli automobilisti campani per i quali i costi assicurativi sono quasi il doppio rispetto alla media. A incidere su questi costi non c’è solo la pericolosità delle strade campane, ma anche la frequenza di frodi e di truffe ai danni delle compagnie assicurative. Mentre la Tariffa Italia prevedeva l’applicazione generalizzata della migliore tariffa assicurativa in tutta Italia, la norma inserita nel DDL Concorrenza prevede uno sconto sulla tariffa di base calcolata tenendo conto del profilo di rischio dell’automobilista. Le differenze regionali quindi rimarranno, ma saranno comunque un po’ attenuate.