Passat Variant, la prima auto che si parcheggia da sola

Non è fantascienza, è tutto vero: Volkswagen ha messo a punto un’applicazione in grado di far parcheggiare un’auto da sola. Protagonista di questo esperimento è stata una Passat Variant che ha completato in maniera autonoma tutte quelle manovre che normalmente necessitano un operatore umano. Gli ingegneri della multinazionale tedesca hanno effettuato una prova pratica a Braunschweig, capoluogo della Bassa Sassonia dove ha sede una delle fabbriche Volkswagen più longeve del paese.

Attraverso un’applicazione installata su uno smartphone i ricercatori sono stati in grado di parcheggiare la station wagon senza colpire alcun ostacolo dimostrando come le nuove tecnologie possano sostituirci più che dignitosamente. Anche Audi sta elaborando un sistema simile, la società di Ingolstadt sta ultimando un impianto composto da sensori, webcam e ultrasuoni compatibile con la piattaforma iOS utilizzata dagli Iphone.  La notizia rallegrerà molti automobilisti, specie quelli meno ferrati nel famigerato parcheggio ad esse ma forse i carrozzieri non saranno della stessa opinione dato che le nuove applicazioni elaborate da Volkswagen e Audi potrebbero far diminuire il loro carico di lavoro in un futuro non troppo lontano. D’altra parte ci vorrà ancora del tempo prima che la tecnologia venga resa disponibile su tutta la gamma e sia adottata anche da altre case automobilistiche, inoltre, le riparazioni di webcam e dispositivi di posizionamento compenseranno gli introiti persi. Ma se l’applicazione di Volkswagen vi sembra futuristica, c’è chi sta guardando oltre e punta a creare un automobile in grado di guidare da sola. È questo il caso di Bosch che sta lavorando a stretto contatto con alcune case automobilistiche per ultimare il Traffic Jam Assistant, un sistema in grado di pilotare un auto in completa autonomia. I test effettuati utilizzando un’Audi A6 hanno dato esiti soddisfacenti anche in situazioni di traffico urbano, lo scenario più complicato per via delle continue frenate e ripartenze. La guida automatica è resa possibile grazie a numerosi sensori e telecamere che integrano un complesso sistema di navigazione di bordo nel quale le informazioni in tempo reale fornite dal GPS determinano la scelta dell’itinerario mentre i rapporti metereologici influiscono sullo “stile di guida”. L’unico inconveniente è dato dalla velocità di punta che al momento non supera i 50 km/h ma bisogna tenere in considerazione che il Traffic Jam Assistant non è ancora completato. Bosch ha annunciato che la tecnologia sarà pronta per la fine del 2014 e, trattandosi del primo fornitore di componenti al mondo, è logico pensare che la diffusione del pilota automatico avverrà su vasta scala.