MotoGP Malesia, Marquez penalizzato

MotoGP Malesia, Marquez penalizzato. La direzione di gara ha deciso di sanzionare il leader della gara per condotta irresponsabile

Era nell’aria da qualche giorno e puntuale è arrivata. Marc Marquez è stato punito con un punto di penalizzazione dalla “patente” (novità regolamentare introdotta quest’anno) per il contatto con Dani Pedrosa al GP di Aragon. Colpa di una frenata al limite, anche oltre. La RC213V del leader del mondiale si scompone un po’, non trova il punto di corda ed evita di un soffio la moto di Pedrosa, tranciando però con una leva il cavo del traction control. Risultato: Dani disarcionato dalla propria RC213V e costretto a ritirarsi. Uno stop che potrebbe rivelarsi fatale per le ambizioni iridate di Pedrosa. Marquez può così tirare un sospiro di sollievo, avendo allontanato lo spettro di una squalifica in gara o di una partenza dall’ultimo posto della griglia di partenza. Marc comunque deve stare attento, avendo già tre punti in meno dalla “patente” (gli altri due rimediati a Silverstone).

Al quarto punto di penalizzazione si parte dal fondo dello schieramento. Con sette punti in meno si prende il via dalla pit-lane mentre con dieci si salta una gara. Il messaggio della Direzione Gara è chiaro: bisogna guidare in maniera responsabile quando si corre vicino ad altri piloti. Non è la prima volta in questa stagione che Marquez esagera un po’. Un avvertimento, quindi. Un’altra lezione per il debuttante prodigio della classe regina. Il monito della Direzione Gara non lascia adito a dubbi: il pilota che sta alle spalle in frenata ha l’obbligo di non avvicinarsi troppo.



A fare le spese dell’incidente tra Marquez e Pedrosa è stata anche la Honda, ritenuta responsabile di non aver garantito la sicurezza dei propri prototipi. Alla Casa alata sono stati sottratti i punti conquistati proprio dal leader del mondiale per la classifica costruttori, nell’ultima uscita spagnola di due settimane fa. L’occasione per rimediare si presenta già domenica. Si corre a Sepang, un tracciato realizzato nel 1998 e costato oltre 50 milioni di sterline (si trova a circa 50 km a sud di Kuala Lumpur). Presenta quattro curve lente seguite da vari rettilinei e una decina di curve abbastanza rapide. Una pista, quindi, che favorisce i sorpassi, permettendo di raggiungere alte velocità. Il caldo torrido con alti indici di umidità rappresenta per i piloti un’insidia in più. Intanto la Honda è già corsa ai ripari, per evitare che si ripetino episodi simili a quello di Aragon. In Malesia la RC213V presenta una nuova protezione in carbonio attorno al cavo del traction control.

L’appuntamento di domenica apre un trittico di gare decisive per le sorti del Mondiale in MotoGP. Tre GP, uno di seguito all’altro. Dopo Sepang si passa a Phillip Island (Australia) e Motegi (Giappone), per poi chiudere la stagione a Valencia. Tutti gli indizi portano a Marc Marquez, il rookie della Honda che quest’anno ha già portato a casa sei vittorie, quattro secondi posti e tre terzi posti. A quattro gare dalla fine, lo spagnolo ha un vantaggio di 39 punti su Jorge Lorenzo. Il pilota della Yamaha è obbligato a vincere per tentare una difficile rimonta, sperando che magari Valentino Rossi possa inserirsi tra lui e Marquez. Ancora più staccato Pedrosa, lontano 59 punti dalla vetta della classifica. Per Dani si tratta già di un “dentro o fuori” per la corsa al titolo. Intanto inizia a prendere forma l’attesa rivoluzione in Ducati. La Casa di Borgo Panigale ha infatti annunciato la nomina dell’ingegnere Luigi Dall’Igna (il padre dei successi dell’Aprilia in Superbike) come nuovo Direttore Generale Ducati Corse. L’incarico sarà operativo dal prossimo 11 novembre, subito dopo l’ultima gara della stagione 2013.