Mercedes-Benz rimuove un polemico spot della Smart

Alla fine il piccolo Davide ha vinto contro il gigante Golia: pochi giorni fa l‘Istituto per la Autodisciplina Pubblicitaria ha deciso di ritirare il commercial della casa tedesca nel quale venivano esaltati i pregi della mobilità urbana a bordo della piccola utilitaria a discapito del trasporto pubblico.

L’annuncio mostrava l’interno di un autobus dove i passeggeri dovevano fare i conti con ogni tipo di inconveniente: passeggeri irrispettosi  affollamento, frenate brusche e altro ancora. Lo spot si concludeva con una Smart rosso fiammante che sorpassava il pullman su una strada deserta mentre lo slogan recitava: “I benefici del trasporto pubblico, meno il pubblico”. La trovata del gruppo Daimler non è però piaciuta all’Associazione Genitori Antismog che lo scorso 13 marzo si è rivolta all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria per chiederne il ritiro. Qualche giorno fa l’IAP ha accolto la richiesta dell’Associazione che aveva segnalato l’infrazione del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale in quattro punti: – Articolo 2: poca chiarezza dell’offerta reclamizzata; – Articolo 12: salute, sicurezza e ambiente; – Articolo 14: denigrazione; – Articolo 15: concorrenza sleale. Inoltre, il messaggio che traspariva dallo spot era eccessivamente negativo nei confronti del trasporto pubblico. Molte persone che ogni giorno scelgono di recarsi al lavoro con il treno, la metropolitana o l’autobus non hanno visto di buon occhio questa breve réclame che mitizzava una delle automobili più controverse degli ultimi anni. Anna Gerometta, presidente dell’Associazione Genitori Antismog, ha dichiarato di essere felice del fatto che il gruppo Mercedes abbia deciso di ritirare la pubblicità. Secondo Gerometta, il grande pubblico non è ancora pienamente consapevole dei rischi dell’inquinamento da auto ed è proprio per questo motivo che le aziende dovrebbero prestare più attenzione alle loro campagne pubblicitarie, specie in questo periodo di crisi che costringe molti comuni a tagliare fondi per il trasporto pubblico. Dall’altro canto, il gruppo Daimler ha accettato di cancellare lo spot pur dichiarando che non era loro intenzione denigrare il trasporto pubblico. Secondo la multinazionale tedesca, la pubblicità utilizzava un registro volutamente esagerato ma, pur di evitare ripercussioni future, si impegna a ritirare lo spot sia dal palinsesto televisivo che dal web. Non è la prima volta che una associazione di consumatori riesce ad ottenere un risultato importante contro un colosso automobilistico, in passato era toccato anche al gruppo Fiat. Lo scorso 8 marzo l’azienda torinese aveva lanciato un’offerta che prevedeva i sensori per il parcheggio gratuiti nel giorno della festa della donna facendo infuriare le associazioni femminili di tutta Italia.