Maserati, il rilancio parte da Grugliasco

Nasce il polo automobilistico italiano del lusso: con l’inaugurazione degli stabilimenti di Grugliasco, la Fiat rilancia il marchio Maserati in Europa e nel mondo. Nel complesso torinese ex Bertone verrà realizzata la nuova Quattroporte presentata al Salone di Detroit e verso la fine del 2013 entrerà in produzione anche la Ghibli, una piccola sportiva che, al pari della sorella maggiore, dovrà fronteggiare la concorrenza agguerrita delle cugine tedesche. Non è da escludersi che in futuro anche il suv Levante possa essere assemblato alle porte di Torino dato che negli States l’elevata domanda di modelli Jeep tarperebbe le ali allo Sport Utility italiano. Harald Wester, direttore operativo della casa del tridente riserva parole di elogio per il polo torinese che definisce come una realtà industriale necessaria nonché una fabbrica completa.

Per questo motivo, oggi 30 gennaio 2013, passati più di tre anni dall’acquisizione delle officine torinesi e a fronte di un investimento complessivo di un miliardo di euro, Grugliasco riapre i battenti. Alla cerimonia d’apertura erano presenti le cariche più alte di casa Fiat, con John Elkann e Sergio Marchionne in testa ma gli appuntamenti del manager italocanadese non finiranno a conclusione della celebrazione. Nel pomeriggio è prevista una riunione economica per analizzare i conti del quarto trimestre 2012 mentre verso sera, l’amministratore delegato incontrerà le rappresentanze sindacali di Cisl, Uil, Ugl e metalmeccanici al Lingotto. Il destino di Mirafiori e Cassino sarà uno dei punti all’ordine del giorno ma ci sarà tempo anche per parlare del rinnovo del contratto di primo livello. Nel frattempo, a Grugliasco circa 500 dipendenti sono già al lavoro mentre gli altri 500 dovranno attendere fino al 11 novembre, giorno in cui scade la cassa integrazione: si spera che in futuro tutti i 1.400 dipendenti possano ritornare ad occupare il loro posto. Senza dubbio, il rilancio della Maserati è un buon segnale, non solo per Fiat, ma anche per il nostro paese e per il made in Italy.