L’auto del futuro? Un device sempre connesso

L’auto del futuro? Un device sempre connesso. Auto e smartphone che interagiscono per una guida sempre più sicura, ma attenzione alla privacy.

Se la parola d’ordine di oggi è “connettività”, il mondo dell’automobile è destinato a essere protagonista di questa tendenza. L’auto del futuro sarà connessa, diventando un vero e proprio mobile device che consente a chi guida di connettersi al mondo esterno. Del resto lo slogan di Audi è “Being on the road doesn’t mean being out of touch”, e fa riferimento all’interazione auto- smartphone.

Il mercato è già “invaso” dai nuovi esperimenti di connettività, in grado di rendere il guidatore connesso anche con l’agenda, il Web, la vita lavorativa e quella privata. Sono previsti sistemi di input e output con cui le auto potranno dialogare con l’utente. La connettività implica anche una maggiore sicurezza, dal momento che la gestione dei dati provenienti dalle vetture implica un’ assistenza  in caso di incidenti ottimale, una più oculata gestione del traffico e delle informazioni sulla viabilità, e permetterà di prevedere situazioni di rischio o di blocco del traffico. 

Il Consumer Electronics Show di Las Vegas che si è tenuto a gennaio 2014, in pratica è diventato il salone dell’auto del futuro, connessa a internet e dotata di funzioni come guida automatica e controllo del sistema di bordo tramite smartphone. Un’evoluzione che si sposa con le richieste dei consumatori, sempre più orientati a provare le soluzioni offerte dalle nuove tecnologie per essere connessi in qualsiasi momento. 

Durante l’evento di Las Vegas, Audi ha presentato Mobile Audi Smart Display, un tablet Android da 10 pollici studiato appositamente per l’ auto, utilizzabile come tablet ma dedicato al controllo del sistema di “infortainment” di bordo.

Da parte sua, Apple ha presentato “iOS in the Car”, in cui è proposta l’integrazione tra iPhone e iPad da una parte, e sistemi di infortainmment di bordo dall’altra: questo consentirebbe di  utilizzare le più diverse funzionalità  delle Mobile App stando seduti nella propria auto.

Last but not least,  un’osservazione sulla questione della privacy. I dispositivi di connettività e la rete wifi 4G rendono possibile conoscere non solo la posizione ma anche le abitudini dei guidatori, sfruttabili a scopi commerciali. Lo stesso  Jim Farley, a capo di marketing e vendite di Ford, ha dichiarato di conscere le informazioni sulle abitudini di milioni di nostri clienti.

Al di là di quanto avviene negli Stati Uniti, la questione privacy è molto delicata, vista la mancanza di una legislazione a riguardo. In teoria, trattandosi di informazioni sensibili, è d’obbligo la trasparenza e deve essere il consumatore a decidere se mettere a disposizione i propri dati, ma Martin Winterkorn, amministratore delegato del gruppo Volkswagen, manifesta dubbi quando afferma“L’auto non deve diventare un’enorme banca dati […]. Per questo deve nascere una regolamentazione all’interno della stessa industria automobilistica”.