GP di Gran Bretagna, tutti a caccia di Vettel

Nel 2011 è stato l’unico tracciato in cui ha vinto. L’anno scorso non ha centrato il bis per poco, superato da Mark Webber a quattro giri dalla fine, ma è comunque partito dalla pole. Silverstone, quindi, porta bene a Fernando Alonso e alla sua Ferrari. Sull’ostico tracciato nella campagna inglese la scuderia di Maranello ha ottenuto il primo successo in Formula 1 con José Froilan Gonzalez (al volante della 375 F1) il 14 luglio 1951.

L’asturiano deve rincorrere in classifica. Dopo sette gare (un terzo di campionato) accusa un distacco di 36 punti dal leader Sebastian Vettel (Red Bull), sempre più saldo in testa al Mondiale. Le veloci curve in appoggio di Silverstone esaltano l’efficienza meccanica e aerodinamica delle vetture. Finora la F138 ha dimostrato di avere un buon bilanciamento. Con il successo nel GP del Canada, Vettel ha vinto almeno una volta in tutti i circuiti in calendario. All’appello manca solo Austin. La McLaren, invece, per la prima volta dopo 64 gare è tornata a casa dalla trasferta di Montréal senza aver conquistato nemmeno un punto con entrambi i piloti (Sergio Perez e Jenson Button, undicesimo e dodicesimo al traguardo). Umori opposti in casa Lotus. Grazie al nono posto conquistato sull’isola di Notre Dame, Kimi Räikkönen ha allungato a 24 la striscia di GP consecutivi sempre a punti, stabilendo il nuovo record. Il finlandese è terzo in classifica, distante solo otto punti da Alonso. A tenere banco però è la sentenza del Tribunale Internazionale della Fia sul test segreto della Mercedes a Barcellona, condotto su richiesta della Pirelli per sviluppare le gomme. Solo una reprimenda, però, per il team di Brackley e per il fornitore di pneumatici, nonostante l’evidente violazione del regolamento sportivo. Secondo i giudici, non hanno agito in malafede. Infrangendo il divieto dei test a stagione in corso, prima del GP di Montecarlo la Mercedes aveva percorso ben mille chilometri con la monoposto di quest’anno guidata dai due piloti Lewis Hamilton e Nico Rosberg, provando soluzioni per ridurre l’eccessivo degrado degli pneumatici in gara. Il regolamento, però, stabilisce che, nel caso in cui un team dovesse effettuare dei test privati durante la stagione (anche per fini commerciali), si deve usare una vettura risalente almeno a due anni prima. Il fornitore di gomme ha la facoltà di chiedere ai vari team di compiere dei test (fino a mille chilometri per ogni squadra), ma non con la macchina impiegata nella stagione in corso. L’unica penalizzazione per la Mercedes, comminata dal Tribunale Internazionale, sarà l’estromissione dai cosiddetti “young test”, i test riservati ai giovani piloti in programma dal 17 al 19 luglio a Silverstone. Una sentenza soft che ha lasciato perplessi un po’ tutti nel paddock. Per evitare episodi simili, la Fia ha annunciato che rafforzerà i controlli, in collaborazione con tutti i team. Intanto il prossimo anno torneranno i test durante la stagione, con quattro sessioni di due giorni ciascuna, da svolgere dopo i weekend di gara. Ancora da scegliere le location.