Maserati e l’etichetta per ritrovare l’auto.

A chi non è mai capitato di cercare la propria auto e non ricordare dove l’ha parcheggiata? Oppure di non riuscire a rintracciarla in un ampio parcheggio? A qualcuno è venuto in mente di risolvere questo inconveniente e la risposta sembrerebbe essere tutta in un piccolo marchingegno: un’etichetta elettronica tag RFid che sfruttando le radio frequenze, permette di individuare il posizionamento preciso delle vetture.

L’idea è della Casa automobilistica Maserati che, alle prese con difficoltà logistiche nel trovare le vetture uscite dalla catena di montaggio, caricarle sulle bisarche e portarle al concessionario, ha pensato di sviluppare un sistema per la loro tracciabilità e localizzazione, dal momento in cui escono dalla linea di produzione sino alla consegna alle concessionarie in tutto il mondo.

Ecco come funziona questo meccanismo: la localizzazione in tempo reale è chiamata RTLS (Real-Time Locating System) e utilizzando le tag RFid attive e la rete wireless aziendale, consente l’identificazione e l’individuazione di qualunque oggetto munito di quest’apposita etichetta – o tag – elettronica.

Così quando le vetture escono dalla fabbrica, le stesse tag utilizzano il sensore GPS e l’antenna GPRS per comunicare periodicamente a un “server” centrale le posizioni rilevate. Tali informazioni sono quindi messe a disposizione dell’operatore tramite un’interfaccia web che utilizza le API di GoogleMap per mostrare sia il percorso effettuato dal carico, che la posizione attuale direttamente sulla mappa Google.

Come dire che, grazie alla tecnologia RFid (acronimo di Radio Frequency identification) ogni Maserati in nessun momento può essere confusa o smarrita lungo la strada che porta dal produttore al cliente finale, il che, quando si parla di un’auto che costa oltre 100 mila euro, rappresenta per il proprietario un enorme valore aggiunto.