- La Maserati è stata fondata a Bologna nel 1914 da Alfieri Maserati
- Il simbolo della casa è un tridente ispirato alla fontana del Nettuno di Bologna
- Nel 2001 Maserati lancia la nuova Spyder e si apre al mercato USA
La Maserati è stata fondata a Bologna il 1 Dicembre 1914 da Alfieri Maserati e all’inizio sviluppava auto per gare su strada. Nel primo dopoguerra Alfieri Maserati cominciò a correre con le auto dell’Isotta Fraschini in modo agonistico e vinse subito molte gare di notevole importanza per l’epoca come il circuito del Mugello, l’Aosta - Gran San Bernardo e la Susa - Moncenisio. Nel 1924 dopo un Gran Premio venne squalificato per 5 anni e così si poté dedicare alla sua azienda.
La prima automobile interamente Maserati venne fabbricata nel 1926 e si chiamò “Tipo 26”. Su questa vettura apparve per la prima volta il simbolo Maserati: un tridente ispirato alla fontana del Nettuno di Bologna e probabilmente disegnato da Mario Maserati, pittore.
La Tipo 26 esordisce alla Targa Florio nel 1926, e gli anni seguenti furono segnati da grandi trionfi mondiali. Nel 1932 Alfieri morì in un incidente stradale, la guida dell’azienda fu presa dai figli Ettore, Ernesto e Bindo.
Nel 1937 l’azienda viene ceduta alla famiglia Orsi, che trasferisce la sede da Bologna a Modena, mentre i tre figli del fondatore, rimasti all’interno dell’azienda per altri 10 anni come consulenti, nel 1947 fondano una nuova azienda la OSCA. Dopo la seconda guerra mondiale la Maserati riprende la produzione con la fabbricazione della nuova vettura GT, la A6 1500, che guidata da Alberto Ascari vince nel circuito di Modena all’esordio nelle gare. Nel 1957 la Casa annuncia il ritiro ufficiale dalle corse, vi tornerà solo nel 2004. La Maserati fornirà però ancora per qualche anno i suoi motori alla Cooper nelle stagioni dal 1966 al 1969.
La produzione della Maserati cresce notevolmente, come anche i modelli. Nonostante questo nel 1968 le azioni della famiglia Orsi vengono rilevate dalla Citroën. La situazione precipita nel 1973 quando la Citroën annuncia che l’azienda è in liquidazione, ma per fortuna viene evitata la chiusura e nel 1975 e la Benelli acquisisce buona parte delle azioni Maserati. Grazie a questo intervento Maserati riesce lentamente a far riprendere l’azienda.
Il modello di maggior successo in questo periodo è la Biturbo, fabbricata in versione sia Coupé sia Spyder, auto da buone prestazioni e dai costi non eccessivi. Grandi novità per la Maserati arrivano solo nel 1993 quando la Benelli cede le azioni al gruppo Fiat che a sua volta le cederà nel 1997 alla Ferrari per ritornare nuovamente a Fiat Spa nel 2005. Il lancio di nuovi modelli apre nuovi mercati per l’azienda. Nel 2001 al Salone dell’auto di Francoforte, Maserati lancia la nuova Spyder e si appresta a rientrare nel mercato americano. Nel gennaio dell’anno successivo debutta al salone di Detriot un nuovo Coupé, segno tangibile che sul mercato USA la Casa di Modena intende basare il proprio futuro.