Audi e nuove tecnologie: presentati i fari del futuro

L’edizione 2013 del CES di Las Vegas, il salone dedicato ai prodotti elettronici di ultima generazione (il Consumer Electronics Show), ha visto la presentazione da parte di Audi di una nuova tipologia di fari per automobili, realizzati con una tecnologia decisamente evoluta. Si chiamano “Matrix Beam”, e, a detta della casa tedesca, saranno i fari del futuro. Sono realizzati con dei piccoli led divisi in gruppi, che possono essere accesi o tutti insieme o uno per volta utilizzando i comandi posti accanto al volante dell’auto, secondo lo stesso principio di funzionamento utilizzato per le luci dell’albero di Natale. Questa caratteristica risulta estremamente utile mentre si è in marcia, e soprattutto nel momento in cui si ha bisogno di utilizzare gli abbaglianti. Questo perché, grazie a una particolare impostazione dell’automobile, se la telecamera anteriore del veicolo registra un altro veicolo in avvicinamento dalla direzione opposta, ecco che gli abbaglianti vengono spenti in automatico. Anzi, per la precisione, vengono spenti solo i led che potrebbero rendere difficoltosa la guida del veicolo in avvicinamento, mantenendo così una visibilità maggiore e più in profondità rispetto all’utilizzo dei semplici anabbaglianti.

Audi inoltre ha presentato un’altra innovazione, sempre riferita ad una condizione di marcia con visibilità ridotta al minimo, ovvero in presenza di nebbia: in questo caso la casa tedesca ha pensato ad un laser di colore rosso puntato a qualche metro di distanza dalla coda della vettura, visibile così ai veicoli in arrivo sulla stessa carreggiata, che magari proprio a causa delle difficili condizioni meteorologiche possono non riuscire ad individuare le normali luci retronebbia del veicolo che seguono. In questo modo il tratto segnalato dal laser starebbe ad indicare la distanza di sicurezza da mantenere per evitare il rischio di incidenti.

Ma non solo: difatti Audi ha previsto anche che, in caso di pioggia o nebbia, il laser, venendo a contatto con le gocce d’acqua, sia in grado di allargare il suo fascio di luce – grazie al fenomeno fisico della diffrazione – in modo da disegnare così sulla strada una sorta di triangolo rosso di emergenza visibile anche a grande distanza.