Il premio puro dell’assicurazione: di cosa si tratta
Quando si fa riferimento al premio puro parlando di assicurazione auto, si chiama in causa quella parte del premio assicurativo che la compagnia versa al soggetto assicurato in seguito a un sinistro. Esso compone, insieme con i caricamenti, il premio di tariffa di una rc auto, venendo calcolato a partire dal rischio che l'assicuratore si assume. Va detto, comunque, che il premio puro è presente anche nelle assicurazioni contro i danni e nelle assicurazioni sulla vita: nel primo caso è calcolato in funzione delle previsioni che riguardano il costo medio e la frequenza dei sinistri, mentre nel secondo caso varia sulla base di ipotesi finanziarie (e cioè il rendimento che può essere ottenuto sui mercati finanziari) e di ipotesi demografiche (e cioè le probabilità di sopravvivenza o di morte del soggetto assicurato.
Come si stabilisce il premio di assicurazione?
Che si opti per un'assicurazione online o per un'assicurazione tradizionale, il premio puro è sempre previsto: nel momento in cui si valuta un preventivo assicurativo, è opportuno sapere che il premio di tariffa è composto dal premio puro, dal caricamento e dagli oneri fiscali e parafiscali. Il caricamento in una polizza auto è rappresentato dai costi che la compagnia assicuratrice deve sostenere per l'acquisizione del contratto e per la sua amministrazione, incluse le spese che sono necessarie per gestire i sinistri; il premio puro, invece, non è altro che l'importo che viene incassato dalla compagnia per assecondare le richieste di risarcimento.
Il calcolo dei costi
Al fine di stabilire qual è il costo che viene sostenuto dalla compagnia assicuratrice in media per ciascun veicolo, l'importo dei sinistri viene suddiviso per il numero di veicoli (non solo le auto, dunque, ma anche le moto) assicurati: in questo modo si ha a disposizione il premio di rischio in funzione dell'andamento passato. Ovviamente ciò non è sufficiente per individuare il premio che dovrà essere applicato anche in futuro, dal momento che il numero di sinistri può cambiare nel corso del tempo, e così i costi relativi. Ecco, dunque, che bisogna stimare, per il calcolo assicurazione, anche le probabili variazioni che potrebbero intervenire, così che i dati osservati possano essere modificati di conseguenza. Al premio puro, poi, sono aggiunti i pagamenti delle provvigioni e i caricamenti dovuti per le spese di gestione: così si arriva al costo medio che dovrebbe essere sostenuto dalla compagnia assicuratrice, in prospettiva, per una categoria di veicoli ben precisa.