Incidente con auto straniera, come ottenere il risarcimento?

Incidente con auto straniera, cosa fare? Ecco la procedura corretta da seguire per l’assicurato e i dati da fornire all’Ufficio Centrale Italiano.

Può succederti di essere coinvolto in un incidente con auto straniera anche nel tuo paese, in Italia. La prima regola è non farsi prendere dal panico perchè la legislazione che ha valore è quella italiana. Ecco la corretta procedura da seguire  in caso di sinistro con auto immatricolata all’estero.

L’assicurato deve fare riferimento all’UCI, l’Ufficio Centrale Italiano, fondato nel 1953 nell’ambito del sistema della carta verde, che si occupa proprio di risolvere le questioni assicurative legate ai sinistri con veicoli stranieri avvenuti su territorio italiano.

Per ottenere il risarcimento in caso di sinistro con veicolo immatricolato all’estero, il primo passo è quello di mandare una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno a UCI – Corso Sempione, 39 – 20145 MILANO (uci@pec.ucimi.it ), indicando tutte le informazioni relative all’incidente.

Questi sono i dati da indicare nella raccomandata:

  1. Data e località dell’incidente

  2. Nazionalità e targa del veicolo estero

  3. Caratteristiche tecniche del veicolo estero

  4. Tipo (autovettura, autocarro, autoarticolato, moto, ecc.)

  5. Marca e modello

  6. Cognome, nome e indirizzo del proprietario del veicolo estero

  7. Cognome, nome e indirizzo del conducente del veicolo estero

  8. Nome della compagnia di assicurazione del veicolo estero

  9. Estremi dell’autorità eventualmente intervenuta dopo l’incidente (Polizia Stradale, Carabinieri, Polizia Municipale, ecc.), con l’esatta indicazione del Comando di appartenenza e della località

  10. Copia della constatazione amichevole d’incidente (modulo CID), se disponibile

  11. Copia della Carta Verde esibita dal conducente del veicolo estero, se disponibile

  12. Descrizione dell’incidente

Per la risposta, è necessario indicare un recapito postale e un numero di fax o un indirizzo email NON PEC.

Nel caso in cui l’incidente abbia provocato danni a veicoli o cose, è necessario indicare il luogo, i giorni e le ore in cui ciò che è stato danneggiato può essere ispezionato, in modo da accertare l’entità del danno.

Qualora il sinistro abbia provocato lesioni personali, occorre indicare l’età, l’attività il reddito, l’entità delle lesioni, l’attestazione del medico che comprovi l’avvenuta guarigione, con o senza postumi permanenti.

L’UCI, in base ai dati forniti, incaricherà della trattazione del sinistro il corrispondente nominato dalla Compagnia di assicurazione. Può accadere che i dati forniti nella richiesta di risarcimento non permettano di accertare chiaramente la Compagnia di assicurazione del veicolo estero che ha causato il danno: non sempre infatti è possibile ottenere i dati della persona che ha causato l’incidente, il numero di targa del veicolo che guidava o la compagnia presso cui è assicurato.

In questo caso l’UCI svolgerà indagini nel Paese di immatricolazione del veicolo, in modo da rintracciare la Compagnia assicuratrice e con lo scopo di verificare se, in mancanza di un ente assicuratore, ci siano i presupposti per applicare la Direttiva 166/72. Tale direttiva, del 24 aprile 1972, ha stabilito i principi fondamentali per garantire la libera circolazione degli autoveicoli, ossia la soppressione dei controlli dell’assicurazione alle frontiere e l’obbligo dell’assicurazione della responsabilità civile per tutti i veicoli circolanti nell’UE.

In seguito, quattro ulteriori direttive sull’assicurazione autoveicoli hanno completato il sistema, in modo da tutelare maggiormente le vittime degli incidenti stradali. Ricordiamo che le ricerche vengono svolte da UCI interessando il Bureau nazionale del Paese di immatricolazione del veicolo estero, e le tempistiche possono prolungarsi parecchio. Ecco perché è molto importante che la vittima dell’incidente segnali in modo dettagliato tutti gli elementi utili in suo possesso, fin dall’inizio.