Centocinquanta anni di Storia dell’Italia Unita

Anche il mondo dell’auto, attraverso un’iniziativa firmata ASAPS – Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale – ha celebrato i 150 anni dell’Unità d’Italia, con la pubblicazione di un libro: “Centocinquanta anni di Storia dell’Italia Unita visti attraverso le regole della strada dai regolamenti di fine ‘800 ai codici del ‘900”.

Il libro, corredato da foto d’epoca e aneddoti divertenti, racconta la storia dell’unificazione del nostro paese vista da una originale prospettiva: quella della regole della strada, dal calesse del XIX secolo alle auto di oggi.

Così sfogliando le pagine si scopre che, fino agli anni Venti del XX secolo, la circolazione veniva regolamentata per tipo di veicolo, distinguendo quindi le norme tra velocipedi, carrozze a cavalli e automobili. Nel 1923 nasce invece il primo codice della circolazione e insieme un primitivo organo di polizia stradale: la “milizia della strada”.

Erano tempi in cui il basso numero di auto circolanti non causava grosse difficoltà di traffico, per cui uno dei problemi principali era quello di far rispettare la circolazione a destra: è solo nel 1923 che viene istituito questo obbligo di circolazione.

Il libro racconta inoltre il Codice della Strada nel susseguirsi delle sue edizioni: ad esempio, quelle del 1928 e del 1933 contenevano ancora un ampio capitolo sulla circolazione degli animali, mentre si dovranno attendere gli anni del dopoguerra per giungere alla motorizzazione di massa, grazie alla diffusione di mezzi come le prime Vespa, Lambretta e la Fiat 600.

La storia narrata nel libro si conclude con l’entrata in vigore del quarto Codice della Strada del 1959, quello che ha dovuto regolare una mobilità sempre più diffusa e fronteggiare il problema degli incidenti con la conseguente adozione di norme più specifiche sulla sicurezza stradale.

L’iniziativa editoriale, coincidente con il ventennale dell’ASAPS, è stato un’occasione – come hanno sottolineato gli stessi autori – non solo per celebrare l’Unità d’Italia, ma anche l’importanza del rispetto delle regole di circolazione in nome di una sempre maggiore sicurezza stradale.