ZTL e Tutor: tutto ciò che bisogna sapere

ZTL e Tutor: cosa sono e come funzionano

La sigla ZTL in Italia è l’acronimo di Zone a traffico limitato, ovvero quelle aree della città, come ad esempio i centri storici, dove il traffico è limitato a determinati veicoli in alcune ore della giornata o in determinati giorni, eccetto quelli con autorizzazione. Lo scopo delle ZTL è quello di mantenere la sicurezza soprattutto nei centri storici, dove l’affluenza pedonale o del traffico è maggiore, e renderli più vivibili, oltre a ridurre l’inquinamento causato dalle polveri sottili in città. Le zone a traffico limitato possono essere delimitate da varchi per il riconoscimento dei veicoli autorizzati all’entrata, che a loro volta sono costituiti da sbarre apribili con pass o permessi, oppure da telecamere posizionate all’ingresso.

ZTL e Tutor: insieme contro la frode assicurativa

ZTL e Tutor sono entrambi apparecchi di videosorveglianza che d’ora in poi potrebbero controllare se i veicoli sono in regola con l’assicurazione auto.
Per combattere le frodi assicurative l’emendamento al DDL Stabilità di Boccadutri prevede che le telecamere ZTL, i Tutor e gli autovelox, insomma tutti gli apparecchi elettronici di videosorveglianza italiana, siano autorizzati non solo ad individuare il numero di targa delle auto e di comminare sanzioni ma anche a controllare i veicoli non in regola con assicurazione e revisione in tempo reale.
Umberto Guidoni, responsabile del reparto auto dell’ANIA, l’Associazione nazionale delle imprese assicuratrici, ha spiegato infatti che in Italia sono numerose le auto che circolano sprovvisti di RCA e ciò mette a rischio non solo chi è coinvolto in un sinistro ma anche l’intera collettività. La guida senza copertura assicurativa è infatti un crimine messo in atto soprattutto da chi è solito delinquere, un fenomeno che ha la sua importanza economica poiché il 2,5% del premio assicurativo affluisce al Fondo Vittime della strada che è obbligata a coprire e risarcire l’automobilista che subisce un incidente con un veicolo senza assicurazione, che solitamente scappa creando ulteriori rischi per il cittadino.

Come funzionano i Tutor

SICVE, o Tutor, è il sistema informativo per il controllo della velocità gestito dalla Polizia Stradale che permette appunto di rilevare la velocità media di qualsiasi veicolo su un tratto di autostrada e accertare le violazioni del Codice della Strada. Si tratta di un dispositivo capace di modificare la guida degli automobilisti e garantire una maggiore sicurezza sulla strada. Non a caso, già dopo il primo anno di attività dei Tutor, si è registrato un calo di incidenti nonché una diminuzione del tasso di mortalità.

ZTL e Tutor: punti in comune e differenze

Se le ZTL e i Tutor possono rappresentare un’arma per combattere la frode assicurativa, vediamo invece nello specifico in cosa si differenziano e quali sono i loro punti in comune.

  • Le ZTL sono controllate da apposite telecamere installate all’accesso dell’area limitata riprendendo il numero della targa del veicolo, che supera i varchi, e passando le informazioni al sistema centrale che controlla se l’auto è autorizzata, in caso contrario scatta prontamente la sanzione.
  • I Tutor, invece, sono gestiti dalla Polizia Stradale e fotografano il numero della targa del veicolo nonché l’ora del transito su quel determinato tratto autostradale. Anche qui il sistema centrale rielabora e analizza i dati e calcola la velocità media dei veicoli salvando solo le informazioni di quei mezzi che hanno superato il limite di velocità consentito. Spetta poi alla Polizia Stradale accertare la violazione e notificare la sanzione all’intestatario del veicolo.

Un’altra differenza tra i due dispositivi di sorveglianza è che le telecamere sulle ZTL si attivano solo nei centri urbani, e mai al di fuori di essi, mentre i Tutor solamente sui tratti autostradali.

ZTL: quando contestare una multa

Le multe sulle ZTL sono tra le più difficili da contestare perché, rispetto all’autovelox o ad altri apparecchi elettronici per il rilevamento della velocità, il sistema in questo caso deve valutare un fatto storico incontestabile, cioè l’avvenuto transito dell’auto.
Le sanzioni per passaggio sulle ZTL sono nulle, quindi è possibile fare ricorso quando:

  • manca il provvedimento per la limitazione alla circolazione dei veicoli,
  • l’uso delle telecamere sulle ZTL non è ben segnalato
  • le ZTL sono previste fuori dal centro urbano,
  • è avvenuto il transito di un veicolo con contrassegno invalidi.

Se si superano i limiti di velocità imposti, il Tutor sanziona l’automobilista, ma per contestare una multa notificata bisogna fare ricorso davanti al Giudice di Pace di competenza o al Prefetto, determinato in base alla porta di uscita del Tutor. Le cose si complicano se la violazione di velocità si sia verificata a più porte di uscita. In questo caso il conducente dovrà fare ricorso a tutti gli uffici del Giudice di Pace competente, coinvolti dalla sanzione.