Aumento IVA, anche la benzina più cara

Aumento IVA, anche la benzina più cara. A partire da oggi 1 Ottobre l’IVA passa dal 21 al 22%, tutto costerà di più

Tutto più caro: vestiti, elettrodomestici, trucchi, detersivi, biglietti per i musei, benzina. Questo per colpa del passaggio dell’Iva dal 21% al 22% deciso dal governo Letta. Insomma, è arrivata una nuova stangata per gli automobilisti italiani, l’ennesima dall’inizio dell’anno. L’aumento dell’aliquota ordinaria dell’Iva, infatti, porta il prezzo della benzina a salire di circa 1,5 cent euro/litro, mentre quello del diesel sale di 1,4 ed il Gpl di 0,7 cent. Gli aumenti, previsti a partire dal 1 ottobre, in realtà saranno graduali lungo tutta la settimana in cui è previsto l’aumento dell’Iva

Eppure, nella batosta ai danni delle tasche degli automobilisti, ci sono anche alcuni vantaggi. Come spiegato da Quotidiano Energia, infatti, i consumatori andranno a risparmiare. Questo perché, il decreto legge in discussione venerdì scorso in Consiglio dei Ministri (poi deteriorato nella crisi del governo) prevedeva comunque un aumento delle accise sui carburanti di 2 cent al litro per tutto il 2013 e poi di 2,5 fino al 15 febbraio 2015. Scongiurato l’aumento della accise (ossia le piccole imposte applicate dallo Stato per fare fronte a eventi straordinari o emergenze di carattere nazionale più o meno recenti) e visto che il decreto non è più stato approvato, gli automobilisti si sono trovati comunque di fronte agli aumenti dovuti al rincaro dell’Iva di un punto percentuale. Con un risparmio di quasi un centesimo al litro sia per quel che riguarda la benzina che il gasolio. 

Resta dunque un problema il costo così elevato della benzina, tanto che sempre più automobilisti decidono di lasciare l’auto in garage e usare i mezzi pubblici per gli spostamenti principali, specie per andare al lavoro. Per essere più precisi, ecco quali sono attualmente le medie nazionali di benzina e diesel: 1,796 e 1,724 euro/litro (Gpl a 0,813). Alcune aree di servizio registrano però aumenti che si avvicinano quasi ai 2 euro. In alcune zone infatti la verde è a quota 1,844 euro/litro e il diesel a 1,751 (Gpl a 0,850).  La più cara di tutti resta, come spesso accade, l’Eni con la verde a 1,796 euro/litro. Per il risparmio vincono sempre le “no-logo” che vendono la benzina a 1,633. Per il diesel si va dall’1,716 euro/litro di Eni all’1,724 di Tamoil (no-logo a 1,568). Il Gpl infine è tra 0,803 euro/litro ancora di Eni e 0,813 di Q8 (no-logo a 0,753).