Assicurazione per auto elettriche, come risparmiare

Assicurazione per auto elettriche, come risparmiare. Per incentivare l’acquisto di auto elettriche e ibride previste agevolazioni su assicurazione e bollo, ecco quali.

Quando arriva il momento di acquistare un’auto, visto l’alto costo dell’investimento, si cerca sempre di risparmiare dove si può, senza ovviamente rinunciare a comfort e sicurezza. Nel caso delle auto elettriche l’aspetto del risparmio riveste un’importanza anche maggiore, essendo il costo di un’auto elettrica o ibrida in genere doppio, se non triplo, di un mezzo a benzina equivalente.Per fortuna vari fattori vengono in aiuto dell’acquirente in questo senso:

Nel corso degli anni si sono più volte susseguite leggi, tanto nazionali che locali, che permettevano di acquistare un mezzo elettrico a prezzi agevolati. L’ultima legge nazionale in tal senso prevede l’erogazione di incentivi fino al 2015, ma varie regioni spesso varano ulteriori incentivi.

Per incentivare ulteriormente l’acquisto di mezzi che non riempiano di inquinanti l’aria delle città, viene fornita agli acquirenti un’altra agevolazione, costituita dall’abbattimento della “tassa di circolazione”, comunemente nota  come “bollo auto“. La norma che regola questa agevolazione risale addirittura al lontanissimo 1953; il Decreto Legge 5/2/1953, n.39, recitava infatti all’articolo 20:  

art. 20. – Esenzione quinquennale per autoveicoli elettrici  

Gli  autoveicoli  nuovi  di  fabbricazione  italiana azionati  da  motore  elettrico,  sono  esenti  dal pagamento della  tassa  di  circolazione  per  il periodo  di cinque  anni  a  decorrere  dalla  data del  collaudo.  Non solo il decreto è rimasto in vigore fino a oggi, ma negli anni si è via via evoluto: è stata eliminata la clausola “di  fabbricazione  italiana”, e recentemente è stato esteso anche ai mezzi ibridi, cioè dotati anche di motore elettrico, nel qual caso però l’esenzione non è totale ma parziale.

Trascorsi i 5 anni, la tassa va via via incrementando da 0 fino al prezzo pieno da pagare per un veicolo tradizionale equivalente.  Anche se tutti i venditori di mezzi elettrici citano questo dimezzamento, in realtà non è un elemento scontato; per l’esattezza, la sua applicazione o meno è lasciata a discrezione dell’agenzia assicurativa. Questo perché all’origine dell’agevolazione c’è una vecchia circolare del CIP – Comitato Interministeriale Prezzi, che diceva che per i “veicoli azionati elettricamente (esclusi i filobus ed i veicoli del settore VI) si applicano i premi previsti per i rispettivi settori, ridotti del 50%“.

Sfortunatamente, il CIP non esiste più dal 1993, e dal 1994, anno dell’entrata in vigore della “liberalizzazione delle  tariffe assicurative”, le agenzie possono gestire in autonomia le tariffe assicurative. Sta quindi all’acquirente ricercare l’offerta più conveniente.